I nuovi modelli del I° quadrimestre 2014

Le principali auto nuove pronte a scendere in strada.

29 Dec 2013 motorpad.it
I nuovi modelli del I° quadrimestre 2014

Anno nuovo, auto nuove nuovi. Il Salone di Detroit inaugura la stagione 2014 a metà gennaio e ha già messo in circolo le prime anticipazioni accodandosi immediatamente a quelli di Tokyo e Los Angeles che hanno chiuso il 2013 e si tratta come sempre di prodotti e concept che saranno disponibili in tempi più o meno lunghi.

Nell’attesa è quindi utile ricordare i modelli che arriveranno sul mercato fin dai primi mesi dell’anno – da gennaio ad aprile - pronti a rinnovare il parco circolante e a rilanciare la domanda. Poi allargheremo la panoramica ai mesi che seguono.

Cominciamo con la Mini 3, cioè la terza generazione di questo mito dell’automobile che dal 1959 brilla per personalità e inconfondibile identità.

Si ripresenta più grande con una buona dose di spazio in più, più incisiva nel frontale, con un cofano più lungo e piatto, il tetto più spiovente e una nuova plancia. Tra i motori debutta un interessante 1.500 cc tre cilindri turbo benzina e diesel e sono riprogettate le sospensioni posteriori. Su queste, e in particolare sulla nuova piattaforma, si svilupperanno anche le prime BMW a trazione anteriore. 

Restando in BMW che sta sfornando prodotti nuovi a ripetizione sarà l’anno della vettura elettrica, cioè della i3, già a listino, ma che avrà il suo anno pieno a disposizione per farsi largo tra le auto a zero emissioni.

La già ragguardevole potenza viene raddoppiata dalla i8 Coupé plug-in Hybrid dalla linea personalissima ed emozionale, raffinatissimo nell’aerodinamica (Cx 0,26), con le porte che si aprono ruotando in avanti verso l’alto. Nella struttura dominano l’alluminio e il carbonio. Originale la motorizzazione che, a sorpresa, parte da un tre cilindri di 1.500 cc benzina sovralimentato da 230 CV con uno elettrico che porta i CV totali a 360, vale a dire 250 km/h e 4,4 secondi da 0 a 100 km/h. 35 km di autonomia in modalità elettrica e 500 in quella ibrida.    

Molta attesa c’è attorno alla Serie 2 Coupé, modello d’accesso alla nuova gamma sportiva di Monaco contrassegnata dai numeri pari. Nella consueta eleganza e dinamismo delle linee mette in mostra, anche esteriormente, un più evidente grinta tanto da proporsi subito anche nell’allestimento Motorsport M335i da 326 CV e 450 Nm di coppia. Più tranquille, ma mica poi tanto, i motori benzina e diesel da 184 CV.

Puntano molto in Honda sulla Tourer, la versione Station Wagon della Civic, con la sua grande modularità di uno spazio interno che può arrivare a 1668 dmc utili grazie anche ai sedili posteriori che possono ripiegarsi verso l’alto per accogliere carichi ingombranti. La linea molto dinamica, la qualità costruttiva e dei materiali e l’adozione della nuova motorizzazione diesel di 1.600 cc e 120 CV sono i più evidenti p unti di forza. Tre le modalità di guida proposte.

Nell’area delle vere city car per muoversi nel traffico urbano con agilità, minimo ingombro ed emissioni zero, allora bisogna guardare con attenzione alla Volkswagen Up! elettrica. Dichiara una autonomia di 160 Km con una ricarica e un costo di circa 3 euro per coprire 100 km, così ammortizzare rapidamente un costo che dovrebbe aggirarsi sui 28/29.000 euro. Per dimostrare la versatilità del modello si farà addirittura precedere dalla sorella più grintosetta, cioè dalla GT, con motore 1.000 cc, tre cilindri, turbo da 110 CV che accontenterà anche gli amanti della guida sportiva.

Ha ambizioni più importanti, ed è perfettamente in grado di assecondarle, la nuova Polo rivisitata esteticamente e nei contenuti, motori più efficienti partendo dai nuovi 3 cilindri di 1.000 cc da 60 e 75 CV anche Blue Motion.

Si resta nel Gruppo con l’Audi A3 Cabriolet rigorosamente con capote in tela (a comando elettrica) che porta il suo contributo di particolare fermento creativo della casa dei 4 anelli e completa la famiglia A3. Ha guadagnato 18 cm in lunghezza ed è più bassa e larga migliorando in importanza e presenza sulla strada. Pesa anche 60 kg in meno e qui i vantaggi sono per la guidabilità. Il motore 1.400 cc TFSI esclude i “cilindri superflui” in determinate condizioni di marcia per tenere sotto controllo i consumi mentre il 1.800 cc viene governato dal cambio S-tronic a 7 rapporti. Non manca un diesel da 140 CV e, ovviamente, la trazione integrale "quattro”.

La stessa missione è chiamata ad assolvere la Peugeot RCZ R, la brillante coupé del Leone ipervitaminizzata a 270 CV che equivalgono ad un rapporto peso/potenza del motore 1.600 cc turbo pari a 4,7 CV/litro (massa 1-280 kg). Assetto ribassato, cerchi di 19”, freni maggiorati da competizione, allestimento specifico che mischia eleganza e sport e personalizzazioni spinte, che possono coinvolgere anche il tetto in carbonio, fanno il resto. In sintesi una potenziale fabbrica di piloti e una conferma della tradizione sportiva di Peugeot.

Mercedes spara ben due grossi calibri come la Classe C e la GLA. La prima ha il compito di rilanciare su basi tecniche e stilistiche uno dei modelli di maggior successo mondiale della casa pescando a piene mani, per stile, tecnica complessiva e sistemi di sicurezza, confort e intrattenimento, dall’ammiraglia Classe S, democratizzando in un certo senso, tutto quanto può rendere un viaggio più piacevole e sicuro. Per i motori la sorpresa e un 1.600 cc da 115 o 136 CV; poi tra diesel e benzina si può arrivare anche a 238 CV.

La seconda deriva dalla classe A che è l’interpretazione Mercedes del concetto di SUV compatto. Disponibile con monotrazione o integrale è anche il regno dell’elettronica per la regolazione Offroad che mette d’accordo cambio e motore per esaltarne la versatilità secondo il tipo di terreno che deve affrontare. Per i più attenti ai costi di gestione la versione 200 CDi dichiara un consumo medio di di 4,3 litri di gasolio per 100 km.

Sempre in tema di doppia possibilità di trazione è da considerarsi completamente nuova la Nssan Qashqai. Tiene alla sua corona di regina dei crossover e ne difende il prestigio con una  crescita dimensionale, la trazione anteriore o integrale, molti sistemi di assistenza al pilota e prevenzione degli incidenti (o riduzione dei loro effetti) specie nell’allestimento top Tekna e due motori turbo a benzina di 1.200 cc e 115 CV o 1.600 cc da 150 CV e due diesel di 1.500 cc e 110 CV o 1.600 cc da 130 CV.

Nel settore delle crossover compatte ha molto da dire anche la nuova generazione della Kia Soul. Segue la tendenza di aggiungere qualche centimetro alle misure d’ingombro e ne risulta una linea più decisa e dinamica, con promessa evidente, però, di maggior spazio interno e quindi più confort e versatilità. Tecnicamente nasce su una piattaforma inedita, variante di quella che fa da base alla cee’d. Lo scopo è quello di migliorarne la guidabilità e la stabilità di marcia anche grazie al passo allungato che concede inoltre più spazio al bagagliaio (354 dmc utili minimo).

Le motorizzazioni sono state ottimizzate in vista di consumi ed emissioni ridotte e prestazioni complessivamente migliori. Più complete anche le dotazioni che sconfinano anche nel lusso dei rivestimenti in pelle e del tetto panoramico apribile.

La prima novità dell’anno marcata Renault è la Mégane in tutte varianti di carrozzeria, berlina, station wagon e coupé. Lo stile si allinea con quanto introdotto dalla Clio e dalla Captur e la modifica è particolarmente evidente nel frontale e nel cofano. Il modello conquista il cambio a doppia frizione in abbinamento con il motore 1.200 cc TCe da 130 CV. Sofisticato il sistema di info-intrattenimento R-Link sempre più diffuso sui modelli Renault.

Da Porsche la novità più interessante visto l’importante compito che le viene assegnato di allargare l’offerta della marca in un nuovo settore del mercato,  quello dei SUV compatti, è la Macan.Tiene gli ingombri sotto i 4,7 metri e in molti particolari esterni ed interni richiama gli stilemi delle coupé della Casa. Cosa che viene concretamente dimostrata dalle prestazioni dai 400 CV del motore 3.600 cc biturbo a benzina e dai due diesel da 258 e 340 CV.

Per chiudere in bellezza e nel segno della sportività e dell’esclusività questa prima rassegna di massima si può dare spazio ad un modello che non è certo da diffusione di massa (costa quasi 900.000 euro) ma che tra gli appassionati del genere e della marca farà sicuramente il botto. Alludiamo alla Porsche 918 Spyder. Sorvolando, si fa per dire, sulla sua linea da vettura da competizione, come in effetti è, porta in Porsche la tecnologia plug-in per sviluppare una potenza complessiva di 770 CV, 325 km/h di velocità massima, 3 secondi da 0 a 100 km/h con una dichiarazione di consumi medi di 3 litri/100 km e 70 g/km di CO2. La modalità solo elettrica è ridotta a soli 25 km. Sterza anche con le ruote posteriori. Dovrebbe arrivare a inizio primavera. 

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