Mercato Italiano Giugno 2014

Torna il segno più ma con qualche incertezza per il futuro

02 Jul 2014 motorpad.it
Mercato Italiano Giugno 2014

Ritorna in positivo il mercato auto nel mese di giugno. Con 127.489 immatricolazioni registra una crescita del 3,81% rispetto allo stesso periodo del 2013 quando ne erano state vendute 122.815 unità. Con questo risultato il consuntivo a metà anno segna un totale di 756.818 veicoli pari ad un incremento del 3,34%, ma con ancora alcuni aspetti da chiarire.

Il segno più è arrivato, infatti, grazie agli acquisti da parte delle aziende che stanno rinnovando i parchi auto dopo aver prolungato i contratti, mentre restano fermi i privati e le famiglie che, a giugno, scendono al minimo storico delle vendite con un 57,4% del totale. Le previsioni, quindi, non sono rosee e anche nel comparto dell’auto si rischia un fenomeno di stagnazione come in altri settori dell’economia nazionale. A conferma di questa teoria, purtroppo, ci sono alcuni indicatori economici, quali crescita del PIL a rilento, produzione industriale in rallentamento e inflazione bassa, tutti segnali tipici della deflazione.

Dall’analisi della struttura del mercato, i noleggi a giugno crescono a doppia cifra (+13,8%), per giungere nei 6 mesi a 177.000 unità complessive (+19,3%), mentre le società, con poco più di 26.000 vendite nel mese, incrementano i volumi dell’8,1% e nei 6 mesi del 2,9%.

Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere, ha sottolineato che “ la riapertura del Tavolo della Consulta Automotive al MISE con il Ministro Guidi e il lavoro ricognitivo che sta portando avanti la Commissione Finanze della Camera sulla revisione della fiscalità sull'auto, ci consentono tuttavia di riconoscere come l’auto sia tornata ad avere attenzione dagli Organi Istituzionali e che, pur nella difficoltà di trovare coperture economiche adeguate, esista una nuova e propositiva volontà di conseguire tangibili risultati a breve termine”.

A questo va segnalata la rilevazione del Centro Studi Promotor di un calo delle presenze dei clienti nelle concessionarie con relativa riduzione nell’acquisizione ordini. Per rilanciare il comparto servirebbero provvedimenti specifici del settore auto o con lʼavvio della ripresa dellʼeconomia che ancora non si delinea. Tra questi diventa quanto mai necessario riallineare la tassazione sui consumi automobilistici e sullʼauto aziendale agli standard europei, intervento che potrebbe ridare fiato alla domanda di auto e contribuire così anche alla ripresa dellʼeconomia, sottolinea Gian Primo Quagliano di CSP.

A completare l’analisi il mercato dell’usato si è mantenuto sostanzialmente stabile: 322.909 trasferimenti di proprietà (al lordo delle minivolture) e una leggerissima crescita dello 0,3%. Nel periodo gennaio-giugno il settore rimane in flessione dell’1,4% con 2.110.326 trasferimenti a fronte dei 2.139.671 dello scorso anno.

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