Alpine, una lunga storia nel motorsport

20 Jul 2019 Paolo Pirovano
Alpine, una lunga storia nel motorsport

La storia Alpine è ricca di sport. Sin dalla nascita del marchio il fondatore Jean Rédélé, un concessionario Renault, crede che le gare e soprattutto le vittorie ottenute siano il miglior biglietto da visita per una casa automobilistica per dimostrare affidabilità e prestazioni. E anche il nome è legato al mondo delle corse e quando nel 1955 fonda la sua società, la chiama Alpine in omaggio al Critérium des Alpes, rally che si teneva ogni anno nelle Alpi del Sud della Francia dove aveva conseguito il suo miglior risultato come pilota.

Il primo modello costruito è la A110 nel 1962 e la collaborazione con Renault è già molto stretta con le auto vendute e assistite attraverso la rete dei concessionari della Losanga. Le vendite delle Alpine continuano a crescere e per questo Rédélé costruisce uno stabilimento a Dieppe nel 1969 – lo stesso che tuttora produce la nuovissima A110 – e nel 1971 comincia la produzione dell’A310. Due anni dopo, Alpine è acquisita dal Gruppo Renault. Un concetto accompagna tutti i modelli prodotti perché Rédélé si rende conto che non è la potenza assoluta a rendere un veicolo veloce sulle strade tortuose dei rally, bensì la leggerezza, la compattezza e l’agilità. 

Agli inizi degli anni ’70 le berlinette blu dominano le strade dei rally dando inizio ad una leggenda che dura ancora adesso, protagonista di sfide all’ultimo secondo con le Lancia Fulvia. Nel 1971 Alpine si aggiudica tutti e tre i gradini del podio al famoso Rally di Montecarlo, situazione che si ripete nel 1973 anno in cui si aggiudica l’appena costituito Campionato del Mondo Rally Costruttori. Fondamentali le vittorie dei piloti che componevano la squadra transalpina come Bernard Darniche, Jean Luc Thèrier, Jean Claude Andruet e Jean Pierre Nicolas che si sono alternati alla guida della versione sviluppata per il gr.4 di 1800 cc.

Ma non sono solo le gare su strada che vedono le Alpine al vertice. Nel 1978 alla guida del prototipo A442B, Didier Pironi e Jean-Pierre Jaussaud vincono la 24 Ore di Le Mans, percorrendo 369 giri del Circuit de la Sarthe. È uno dei più famosi successi nel motorsport del marchio che abbandonerà la categoria per dedicarsi alla Formula 1 dove introdurrà la novità del motore turbo. Alpine cessa la produzione nel 1995. Più di 30.000 Alpine da strada sono state costruite nell’arco di 40 anni, oltre a più di 100 monoposto e prototipi da corsa.

Per gli appassionati però ci sono dei luoghi che richiamano immediatamente la memoria, come il Col de Turini, una delle Prove Speciali più famose del Rally di Montecarlo, che negli anni d’oro della specialità si disputava con dei passaggi in notturna e spesso su fondo ghiacciato. A 65 anni dalla fondazione di Alpine, le nuove A 110, che riprendono in pieno l’inconfondibile linea della berlinetta nata alla fine degli anni 60, hanno ripercorso queste strade assaporando le curve e i tornanti del percorso. Ora come allora la coupé mantiene tutti i punti di forza voluti dal suo fondatore Jean Redelè: leggerezza e maneggevolezza, con la giusta potenza, per renderla facile da guidare non solo in gara ma anche nella vita di tutti i giorni grazie al motore posteriore con 252 cavalli, ai soli 1100 kg di peso ed un telaio maneggevole perfetto per ogni situazione.

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