Ford GT

GT, una sigla di grande valore nella storia sportiva di Ford.

14 Jan 2015 motorpad.it
Ford GT

Al North American International Auto Show, il Salone di Detroit, Ford ha presentato la nuova generazione della supercar GT che andrà in produzione alla fine del prossimo anno, data non casuale perché nel 2016 ricorre il 50° anniversario della vittoria alla 24 Ore di Le Mans del 1966.

In quell’edizione tre GT40 Mk II (allora si chiamava così e il numero indicava l’altezza da terra in pollici) occuparono il podio della maratona francese con la vittoria dell’equipaggio composto da piloti del calibro di Bruce McLaren/Chris Amon davanti a Ken Miles/Dennis Hulme e Ronnie Bucknum/Dick Hutcherson.

La nuova Ford GT, che a quella mitica vettura si ispira nella linea, è una due posti secchi con un motore V6 a doppio turbo di 3.500 cc da oltre 600 CV montato centralmente per la trazione posteriore e accoppiato a una a trasmissione automatica a doppia frizione e 7 marce ad azionamento semi-istantaneo.

Deriva direttamente dalle esperienze in gara ed è stato sviluppato nelle corse IMSA dove ha percorso oltre 35.000 km in condizioni di gara ed è l’Ecoboost più potente finora costruito. Proprio in queste situazioni sono state testate le soluzioni più innovative per arrivare alle massime prestazioni, come la speciale meccanica a basso attrito per il controllo delle valvole.

Per il telaio è stata scelta una combinazione di materiali con la cella dell’abitacolo interamente realizzata in fibra carbonio e i ‘subframe’ anteriori e posteriori in alluminio e incapsulati all’interno di pannelli strutturali in carbonio. In questo modo si riduce la massa arrivando ad avere un rapporto peso/potenza particolarmente favorevole tanto che in Ford parlano di competere, nonostante la cilindrata ridotta, con le più veloci “Hypercar”.

Molta attenzione è stata posta nello stile per mantenere sempre attuale un disegno che gli appassionati di auto amano e conoscono alla perfezione. L’aerodinamica ha nella sagoma a goccia un elemento distintivo mentre lo spoiler posteriore è attivo e modifica l’altezza e l’inclinazione in base alle condizioni di guida, alla velocità e ai comandi del pilota.

Le sospensioni sono di tipo push-rod ad altezza regolabile con una barra di torsione derivata anch’essa dalle corse e i cerchi da 20 pollici con freni carboceramici  ospitano pneumatici Michelin Pilot Super Sport Cup 2, con mescola e struttura sviluppati appositamente.

Al posto di guida si accede attraverso le porte ad apertura verticale ed in presenza di sedili fissi, che sono parte integrante della cellula in carbonio, la regolazione della posizione di guida avviene attraverso la movimentazione dei pedali e del volante. Il display è interamente digitale e completamente personalizzabile.

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