Formula 1 GP del Canada

Passerà alla storia della Formula 1 come uno dei Gran Premi più pazzi ed incasinati della storia quello disputato sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal.

13 Jun 2011 motorpad.it
Formula 1 GP del Canada
Passerà alla storia della Formula 1 come uno dei Gran Premi più pazzi ed incasinati della storia quello disputato sul circuito Gilles Villeneuve di Montreal.
Di certo se lo ricorderà a lungo Jenson Button che solo nelle ultime curve dell’ultimo giro ha strappato la vittoria a Sebastian Vettel, che in realtà gliel’ha regalata commettendo un banale errore, frutto comunque della pressione cui il pilota inglese - che inseguiva il successo da 21 Gran Premi - lo stava sottoponendo.

A determinare le caotiche situazioni che si sono determinate nel corso della gara sono stati però fattori non riconducibili alla competizione stessa.
Nell’ordine le condizioni meteo, con forti scrosci di pioggia che hanno portato ad una interruzione di oltre due ore della corsa. Poi la Safety Car entrata per ben 6 volte in pista per i vari incidenti e per la troppa acqua che rendeva impossibile il controllo delle monoposto. Sommando le due variabili impazzite alla fine i giri percorsi allineati in colonna saranno ben 30 sul totale dei 70 previsti!
Certo correre su un tracciato cittadino come quello canadese senza vie di fuga e per di più sotto la pioggia inevitabilmente ad un uso eccessivo ma inevitabile della Safety Car. Sarebbe però anche l’ora di ridiscutere una volta per tutte la logica e la pericolosità di circuiti come quello di Montreal e di Montecarlo che poco o niente hanno a che fare con lo sport, asserviti come sono al business ed alle esigenze televisive. Nel pieno disprezzo della sicurezza dei piloti e, se vogliamo, dei diritti degli spettatori.

Tornando alla corsa le gomme hanno giocato un ruolo decisivo, con una girandola di cambi continua dove tutte le mescole disponibili sono state usate, dalle “Full Wet” per il bagnato estremo, passando per le intermedie fino a montare le slick nei giri finali. E’ aumentato di certo la suspense per il risultato finale, ma gli errori di strategia ai box e le continue soste hanno spezzettato ulteriormente la gara e, una volta di più, ha pagato un prezzo altissimo la Ferrari, con Alonso prima e con Massa poi.

Tutto si è risolto negli ultimi 10 giri dopo l’ultimo incolonnamento con l’asfalto che si stava asciugando e quattro piloti a lottare. In quel momento comandava Vettel davanti ad un insolito e quanto mai competitivo Michael Schumacher che si ricordava di essere sempre stato competitivo sotto l’acqua e di aver vinto sette volte su questo circuito. Subito dietro la seconda Red Bull di Webber e in particolare Button chiaramente il più veloce in queste condizioni meteo.
Iniziava quindi una serie di sorpassi molto belli e difficili visto che solo la striscia della traiettoria ottimale era asciutta e che bastava mettere due ruote sull’umido per ritrovarsi fuori pista.
E’ finita con l’impresa di Button che dal ventunesimo posto del primo giro si è trovato a passare per primo sotto la bandiera a scacchi seguito da un frastornato Vettel che aveva condotto la corsa per 69 dei 70 giri, seguito da Webber e da Shumacher costretto a rimandare ancora il primo podio da quando è rientrato in Formula 1.

Quanto alla Ferrari, all’arrivo vediamo solamente la vettura di Massa in sesta posizione in volata su Kobayashi. In quella che veniva considerata come una delle piste favorevoli e dove era stata raggiunta la prima fila tutto è andato storto. La F150 Italia andava bene sull’asciutto ed ha piovuto, in gara hanno montato le gomme intermedie ad Alonso e si è subito scatenato il temporale che portato al blocco della gara, una volta ripresa la gara nel sorpassare Button lo spagnolo è stato toccato e finiva fuori pista; non bastasse ci ha pensato anche Massa in lotta per il podio a sbattere durante un doppiaggio con ulteriore passaggio ai box. Errori di tutto il team e una bella occasione persa per incamerare punti.
Tra i tanti incidenti visti ancora una volta un ruolo da protagonista lo ha giocato Lewis Hamilton. Se non si dà una calmata continuerà a creare danni a sé, al team e agli altri piloti e a passare più tempo in direzione corsa a giustificare i suoi comportamenti che in pista a guidare. Insomma non ha ancora capito che i GP non si vincono nelle prime curve e nemmeno nei primi giri.

Prossimo appuntamento in Spagna nel circuito realizzato intorno al porto di Valencia.

Classifica GP del Canada:

1. Jenson Button - McLaren Mercedes 70 giri in 4h04'39".537
2. Sebastian Vettel - Red Bull Renault a 2"709
3. Mark Webber - Red Bull Renault a 13"828
4. Michael Schumacher - Mercedes a 14"219
5. Vitaly Petrov - Lotus Renault a 20''395
6. Felipe Massa - Ferrari a 33''225
7. Kamui Kobayashi - Sauber Ferrari a 33”270
8. Jaime Alguelsuari - Toro Rosso Ferrari a 35"964
9. Rubens Barrichello - Williams Cosworth a 45"117
10. Sebastien Buemi - Toro Rosso Ferrari a 47"056
11. Nico Rosberg - Mercedes a 50"454
12. Pedro de la Rosa - Sauber Ferrari a un giro
13. Vitantonio Liuzzi - Hispania Cosworth a 1 giro
14. Narain Karthikeyan - Hispania Cosworth a 1 giro
15. Jerome D'Ambrosio - Virgin Cosworth a 1 giro
16. Timo Glock - Virgin Cosworth a 1 giro
17. Jarno Trulli - Lotus F1 Renault a 1 giro
18. Paul Di Resta - Force India Mercedes a 3 giri

Giro più veloce: Button 1'16''956

Ritirati: Giro 8 L. Hamilton - McLaren Mercedes; Giro 29 H. Kovalainnen – Lotus F1 Renault; Giro 37 F. Alonso - Ferrari; Giro 53 A. Sutil - Force India Mercedes; Giro 56 N. Heidfeld – Renault; Giro 62 P. Maldonado - Williams Cosworth.

Classifica Piloti:

1. Vettel 161
2. Button 101
3. Webber 94
4. Hamilton 85
5. Alonso 69
6. Massa 32
7. Petrov 31
8. Heidfield 29
9. Rosberg, Schumacher 26
11. Kobayashi 25
12. Sutil, Buemi 8
14. 
Alguelsuari, Barrichello 4
16. Di Resta, Perez 2

Classifica Costruttori:

1. Red Bull Renault 255
2. McLaren Mercedes 186

3. Ferrari 101
4. Renault 60
5. Mercedes 52
6. Sauber Ferrari 27
7. Toro Rosso Ferrari 12
8. Force India Mercedes 10
9. Williams F1 Cosworth 4
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