BMW CONNECTED DRIVE

Aumenta la disponibilità dei servizi di bordo tramite connessioni a smartphone e Internet.

06 Dec 2013 motorpad.it
BMW CONNECTED DRIVE

Non contenta di essere un riferimento per le qualità dinamiche delle sue auto, BMW insiste con successo nell’ampliamento dei servizi di bordo. La nuova mossa è quella di installare una SIM in ogni nuova vettura, integrandola con il sistema ConnectedDrive. In questo modo aumenta la possibilità realizzare un menu di servizi disponibili su misura di ciascuno.

Un netto passo avanti rispetto al primo sistema integrato all’iPhone, risalente al 2007, e un’esclusiva mondiale per la casa di Monaco. Le funzioni offerte sono sempre più numerose. In primo luogo quelle di sicurezza, come la chiamata di soccorso automatica in caso di sinistro, in cui ConnectedDrive è in grado di stabilire il tipo di incidente, la sua localizzazione e la sua gravità, contattando il guidatore e allertando così in modo adeguato i soccorsi. Non solo, il sistema si può anche azionare volontariamente in caso si voglia portare aiuto ad altri, come prestare soccorso a uno dei propri ospiti a bordo .

Anche la manutenzione programmata, di cui BMW è pioniera, si è evoluta nel TeleService, che permette di comunicare col centro di assistenza per definire appuntamenti e approvvigionamento dei ricambi senza alcun ritardo.

Al massimo della personalizzazione è il Concierge Service, che mette in contatto con una versione moderna del maggiordomo (ma tutto vero, niente voci “sintetiche”), che provvede alle esigenze del momento.

Per i propri viaggi è presente il RTTI, Real Time Traffic Information, che copre la rete stradale e autostradale europea, dando una visione localmente colorata a seconda delle condizioni di traffico e della presenza di incidenti.

Non manca naturalmente l’accesso a Internet e la possibilità di scaricare brani musicali dai più noti provider della rete, trasferendoli fino a sei apparecchi differenti. Infatti il nuovo ConnectedDrive non rinuncia alla connessione con lo smartphone, anzi l’ha ampliata al sistema Android. 

Le possibilità sono virtualmente infinite, dalla localizzazione della propria vettura, incluse istruzioni per raggiungerla, alla preparazione di scalette musicali personalizzate, così come il bloccaggio/sbloccaggio degli sportelli. Anche l’iDrive, l’ormai noto “manopolone” di comando che ha fatto scuola presso molti altri costruttori premium, si è evoluto. Oltre ai comandi per rotazione e pressione, ora accetta anche la scrittura delle lettere tramite tracciatura con un dito della mano. niente di più facile. Non manca naturalmente il comando vocale.

Un nuovo modo di intendere l’uso dell’automobile, dunque. Ma anche un intelligente sistema per prevenirne la cosiddetta “obsolescenza tecnica”. Oggi, infatti, capita sempre più spesso che una vettura di pregio risulti inadeguata all’uso solo perché mancante di “facilities” divenute standard anche su una city car. ConnectedDrive, con la sua aggiornabilità nel tempo, previene questo inconveniente, potendosi adeguare via via alle nuove offerte di info-intrattenimento.

Quanto alle doti di guida, beh, su una BMW invecchiano molto lentamente… 

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