Volvo esempio di Women Empowerment

Prendendo spunto dal premio Sandy Myhre, assegnato recentemente dalla giuria del WWCOTY (Women Worldwide Car Of The Year) a Volvo Cars per l'impegno del marchio e dell'azienda a favore delle donne, al Volvo Studio Milano si è svolto l’incontro stampa ‘Volvo esempio di Women Empowerment’ dove è emerso, ben chiaro, l’obiettivo della casa svedese: raggiungere il 34% di donne in posizione di leadership entro il 2030 e la parità retributiva entro il 2027, benché Volvo costituisca già un esempio particolarmente virtuoso nell’ambito del settore Automotive, con donne in posizioni di rilievo in tutta l'azienda (ingegneria, tecnologia, design, marketing e PR e risorse umane).
Questi i numeri del 2024 in Volvo Cars:
donne nell’Executive Management Team: 50% (4 membri su 8);
donne in posizioni di Senior Leadership: 31% (su un totale di 350 senior leaders);
donne sul numero totale dei dipendenti: 27% (su 44.413 dipendenti);
Volvo si mostra così all’avanguardia rispetto a questo tema, credendo fortemente nel Women Empowerment, nell’emancipazione delle donne, come elemento di sviluppo aziendale sostenibile.
Il talk ha visto la partecipazione di Lotta Jakobsson, Senior Technical Specialist Volvo Safety Centre, Katharina Sachs, Senior Exterior Designer Volvo Cars, Chiara Angeli, Head of Commercial Operations Volvo Car Italia e Sandy Myhre, Presidentessa Onoraria Giuria WWCOTY.
Attraverso le loro storie professionali, è stato descritto l’approccio di Volvo Cars alla diversità e all’inclusività, mostrando come questo sia immutato nel tempo e non sia confinato all’interno della Svezia. È stato dunque sottolineato come Volvo agisca in modo sostenibile non solo in termini di tutela dell’ambiente ma anche prendendosi cura delle persone rispettandone le peculiarità. Volvo costruisce auto adatte a tutti, quindi anche alle donne, perché ne considera le esigenze specifiche.
Lotta Jakobsson ha dichiarato: “(...) La mia specializzazione è la Biomeccanica, la meccanica umana che ho applicato nell'ambito della sicurezza in caso di incidente, ovvero come proteggere le persone in caso di incidente stradale. Da 35 anni contribuisco costantemente alla sua evoluzione, contribuendo ulteriormente alla protezione di donne, uomini e bambini. Tutto ciò che facciamo per la sicurezza in Volvo si basa su dati reali, ovvero su quanto accade a donne, uomini e bambini di diverse taglie ed età e in diverse situazioni. (...) Quello che abbiamo sempre fatto per essere leader nella sicurezza è guardare alla vita reale, studiando gli incidenti che si verificano sulla strada. E dalla vita reale continueremo a trarre gli spunti necessari per migliorare ulteriormente.”
Katharina Sachs ha dichiarato: “(...) Per quanto riguarda il prodotto, non si tratta solo di estetica, ma di creare forme che siano accessibili, intuitive e attente alle esigenze dei diversi utenti. (...) Non credo che la mia carriera avrebbe seguito lo stesso percorso in un contesto diverso. In Volvo ho sperimentato una cultura che valorizza davvero la fiducia, la collaborazione e l'intelligenza emotiva. Questo mi ha permesso di crescere rapidamente, di assumermi responsabilità fin da subito e di sentirmi supportata sia come designer sia come persona."
Chiara Angeli ha dichiarato: “Il contesto Italiano è certamente diverso da quello svedese, eppure, con la forza valoriale di Volvo a sostenermi e a spingermi, mi è stato possibile affrontare un percorso di sviluppo professionale con responsabilità sempre crescenti. Non è facile farsi strada e consolidarsi quando si è la sola donna in una riunione, ma non è impossibile se si ha la fortuna di lavorare in un contesto comunque avanzato come quello di Volvo, che valorizza le persone. È un ambiente di lavoro speciale, nel quale il rispetto reciproco è la regola numero uno, indipendentemente dalla gerarchia. Per questo la mattina, quando vado in ufficio, mi sembra in effetti di andare a casa. Ed è lo stesso sentimento che provo al Volvo Studio Milano, luogo nel quale oltre a parlare di prodotto si fa cultura all’insegna dell’inclusività e dell’equità. Il pubblico di tutte le età che segue fedele le nostre iniziative testimonia che il messaggio che esce è comprensibile da chiunque.”
Il premio speciale consegnato da Sandy Myhere è stato così motivato: “Volvo Cars ha dimostrato da tempo il suo impegno nei confronti delle donne. Ha un'ampia rappresentanza femminile nella forza lavoro, mentre per la sicurezza utilizza dummies di donne incinte dal 1995. Nel 2023 ha collaborato con ‘Girls Who Code’, un'organizzazione che si impegna per colmare il divario di genere nella tecnologia.”
L’Automotive è tradizionalmente un settore maschile nonostante le donne influenzino l’85% delle decisioni riguardo l’auto da acquistare e, specialmente in alcuni Paesi, le donne devono ancora affrontare e superare ostacoli posti da preconcetti circa le loro capacità in ruoli di leadership, da strutture di lavoro rigide o dalla mancanza di esempi con conseguente difficoltà per le più giovani a immaginarsi carriere a lungo termine. Per questo, di fronte a resistenze ancora evidenti, specialmente in alcuni Paesi, esempi come quelli che Volvo Cars offre costituiscono un’opportunità di dibattito e di progresso su un tema cruciale della società moderna, rilevante per ogni persona.