PEUGEOT 208 GTI

L’eleganza di un Gran Turismo, le prestazioni quasi da rally.

08 Aug 2013 motorpad.it
PEUGEOT 208 GTI

Tutto è cominciato nel 1984 un anno dopo il lancio della 205, quando la ma di questo storico modello della Peugeot cominciarono ad essere proposte nuove varianti e motorizzazioni. Comparve allora la 205 GTI con motore 1.600 cc da 105 che si poneva al vertice della gamma. Una leadership che durò poco perché, sempre con un 1.600 cc, ma sovralimentato, arrivò la 205 Turbo 16 che introduceva anche la trazione integrale e denunciava così le sue serie intenzione di mettersi alla prova nelle competizioni sportive. La cilindrata salì poi a 1.800 cc e nelle evoluzioni più esasperate toccò anche l’incredibile potenza di 600 CV. Nel mondiale Rally Gruppo B l’esordio, non prima di aver ottenuto l’omologazione con la produzione dei 200 esemplari richiesti dai regolamenti e con una potenza da 200 CV.

La sigla GTI venne poi ripresa per la 207 e, ora, non può esimersi dall’esibirla la nuova 208. Ben caratterizzata nella veste esteriore della carrozzeria a tre porte che non esibisce certo sfacciatamente tutta la cavalleria che nasconde sotto il cofano, ma si “limita” ad evidenziare il suo temperamento affidandone la rappresentazione particolari come lo spoiler, le belle ruote in lega che lasciano vedere le pinze rosse dei freni, le cromature sapientemente dislocate, le sigle di modello, gli scarichi sportivi, la presa d’aria inferiore ed altri particolari.

Stessa filosofia nell’abitacolo con i sedili avvolgenti in pelle ben impunturati a contrasto il piccolo volante, sempre rivestito in pelle, tagliato in basso e con la tacca che indica a colpo d’occhio la posizione delle ruote, la pedaliera i n alluminio e la plancia dove domina il colore rosso.

Quello che si impone agli appassionati del genere nel rispetto della trazione sportiva delle GTI Peugeot è il motore 4 cilindri 1.6 turbo da 200 CV, lo stesso della coupè RCZ, ma con il vantaggio di animare una massa che pesa solo 1.160 kg. Lo si avverte immediatamente non appena si pigia sull’acceleratore per via di una risposta immediata che esalta le doti di scatto della vettura e, in particolare, la sua maneggevolezza. I dati di omologazione parlano infatti di 6,8 secondi da 0 a 100 km/h e di una velocità di punta di 230 km/h.

I percorsi misti sono l’habitat naturale di questa GTI, vera divoratrice di curve e di tornanti, assistita da sospensioni all’altezza e da un volante molto diretto. Che un difetto però ce l’ha, quello di nascondere in parte, insieme alla particolare posizione di guida, parte della strumentazione centrale.

I 275 Nm della coppia si fanno apprezzare per quanto concedono ad una ripresa nella marcia normale che non richiede di affaticarsi sul cambio anche con le marce alte inserite e in positivo si può anche iscrivere il soud che accompagna il salire dei giri del motore.

Per i consumi bisogna mettere un po’ da parte le cifre ufficiali della scheda di omologazione, 5,9 l/100 km. Non perché non siano vere, ma perché è difficile resistere alla tentazione di chiedere a questa 208 GTI tutto quello che sa dare.

Un po’ come chiedere ad una bella ragazza di stare in spiaggia con il cappotto.  E non conosciamo proprio non tanto una ragazza che sia disposta a tanto, ma un pilota che ami le vetture sportive e poi le usi come dei taxi.

Il prezzo è fissato a 22.050 euro..

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