Renault Eolab, innovativa… all’ “1 per 100”

Un litro per cento chilometri: questo il risultato della Renault Eolab, grazie alla tecnologia ibrida e a materiali superleggeri

08 Oct 2014 motorpad.it
Renault Eolab, innovativa… all’ “1 per 100”

Renault ha già mostrato di credere nelle forme di propulsione alternativa. Lo conferma la messa in commercio dei modelli elettrici “puri” come la Zoe e la piccola Twizy.

Realisticamente, però, i tecnici della casa francese tengono in considerazione l’ibrido e hanno deciso di svilupparlo nella formula di un veicolo soprattutto elettrico, con “l’aiuto” di un’unità a benzina e possibilità di ricarica dalla rete standard a 230 volt.

Il risultato è la concept Eolab, che promette un consumo di un litro ogni 100 km (22 g/km di CO2), gran parte dei quali - va da sé - percorsi senza bruciare carburante.

Grosso modo con dimensioni tipiche da segmento “B” (come la Clio), la Eolab ha il pregio di avere un aspetto intrigante, quasi a voler dimostrare che anche le elettriche possono parlare al cuore dell’utente e non solo al suo “ecologico/economico” cervello.

Il linguaggio porta all’estremo ciò che la casa ha creato in questi anni: forme fluenti, passaruote pronunciati, grossi scudi, tetto sfuggente ed elementi di aerodinamica mobili, come lo spoiler anteriore, i deflettori verticali posteriori e persino le feritoie dei cerchi ruota. Mobile è anche l’assetto, in funzione della velocità. I retrovisori esterni sono stati sostituiti da minuscole videocamere, a vantaggio della riduzione della richiesta energetica per muoversi. Speriamo che la UE recepisca l’idea, invece di imporre elementi “a orecchio d’elefante” sempre più ingombranti e nocivi per il consumo.

All’interno l’ambiente è arioso e al centro-plancia domina il monitor multimediale orientabile, mentre la strumentazione di guida è volta a informare sulle migliori condizioni di guida raggiungibili in chiave ecologica ed energetica.
Il tutto senza andare oltre la barriera di 1.000 kg di massa (siamo a 950 soltanto) e offrendo un coefficiente di penetrazione di 0,235 soltanto.

È infatti bene notare come l’Eolab non faccia uso di elementi esotici, ma trovi robustezza e peso ridotto in materiali di buona reperibilità e costo, come l’acciaio ad alto limite elastico, l’alluminio, il magnesio (usato anche per l’intero padiglione) e le resine termoplastiche (a base di fibre di vetro o di carbonio, impiegate per pianale e montante centrale), in linea con le previsioni di sviluppo per le auto di questa classe.

Il cuore propulsivo della Eolab è un motore elettrico a magneti permanenti da 50 kW posto dove in origine ci sarebbe la campana della frizione, associato a un cambio automatico a tre rapporti; numero più che sufficiente, considerata la coppia elevata tipica degli elettrici, in questo caso pari a 200 Nm di picco e 100 Nm costanti.
Il gruppo batterie agli ioni di litio è da 6,7 kW/h. Accoppiato al sistema è il 3 cilindri 999 cc da 75 CV e 95 Nm, che interviene il meno possibile e in funzione della modalità di guida impostata.

Infatti il guidatore può scegliere la mappatura da “settimana lavorativa” con autonomia elettrica fino a 60 km e andatura fino a 70 km/h, ma con possibilità di arrivare a 120 orari (ma l’autonomia si riduce) con il secondo rapporto del cambio automatico; quindi velocità superiori con l’ausilio del motore a benzina e dell’inserimento automatico della terza marcia.

Nella modalità “week end”, il comportamento diviene più vivace, con interventi frequenti del “mille” a benzina, ma sempre con un occhio all’energia, visto che le partenze sono sempre quelle silenziosissime in elettrico. Non manca, naturalmente la funzione rigenerativa, nella frenata e nella marcia in rilascio, così come da parte del motore termico. Per ora sono comunque ben nove le modalità di funzionamento a disposizione del guidatore.

La Eolab va interpretata come vetrina della tecnologia Renault dei prossimi 6/8 anni. Periodo in cui molte (o tutte) delle innovazioni di questo progetto diverranno realtà di tutti i giorni.

Con il progetto Eolab Renault prende parte al piano della nuova politica industriale francese "La voiture pour tous consommant moins de 2 litres aux 100 km" (l’automobile per tutti con un consumo inferiore a 2 litri per 100 km), varato sotto l’egida del Primo Ministro e del Ministro dell’Economia, del Risanamento produttivo e del Digitale, e che coinvolge l’intera filiera automobilistica.

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