Renault Twingo Lovely

Tinte alla moda, look ricercato e, volendo, l’efficace cambio automatico doppia frizione.

30 Oct 2015 motorpad.it
Renault Twingo Lovely

La gamma delle Renault Twingo si arricchisce della serie limitata Lovely. La piccola cinque porte si distingue per le tinte, fra cui gli inediti Ultraviolet diamantato e il Cosmic Grey oltre al Bianco Dreams e al Nero Étoilé. Ma è proprio l’Ultraviolet il protagonista anche all’interno a sottolineare profili e “cadenini” della selleria in pelle e tessuto, assieme al nero e al bianco.

A ciò si aggiungono i cerchi in lega da 16”, con rifinitura diamantata in nuance con la carrozzeria, i vetri oscurati, il clima automatico, i battitacco alle soglie delle portiere, i fendinebbia, il cruise control, la radio R&GO con comandi al volante rivestito in pelle e supporto per smartphone, tutti previsti di serie. La riconoscibilità della vettura è data dal badge “LOVELY” sul montante centrale e dallo striping in stile “optical” lungo la linea di cintura.

La Lovely è realizzata con i motori 3 cilindri 1.200 cc da 69 CV con start&stop, dedicato ai neopatentati, e con il 900 cc TCE turbo da 90 CV, con cambio manuale a 5 marce o con l’inedito 6 marce a doppia frizione EDC (Efficient Dual Clutch), disponibile anche sulle serie Intens, Openair e Sport.

Abbiamo focalizzato la nostra prova propria sulla nuova automatica EDC, giusto per verificarne le sue attitudini all’impiego cittadino, così come a quello “fuori porta”. La Twingo ha confermato le sue caratteristiche di base. La particolare architettura a motore centrale (sotto il bagagliaio) e la trazione posteriore ne fanno una caso quasi unico nel panorama delle city car.

Il piccolo turbo TCE, con la sua coppia di 135 Nm a soli 2500 giri, consente di disimpegnarsi facilmente in tutte le situazioni, senza dover “tirare” gli alti regimi. Da cui un consumo normalizzato limitato a 4,8 litri/100 km (107 g/km di CO2).

La guida è molto precisa e l’assetto è solido, anche quando alla piccola vettura si chiede qualcosa in più in termini di dinamismo. L’accoppiamento fra motore e cambio è riuscito e il complesso trasmissione lavora in modo puntuale. Oltretutto la marcia in più rispetto al manuale offre quel plus di omogeneità di marcia che fa la differenza. Per non parlare, naturalmente, dell’impagabile diminuzione di stress nella guida di tutti i giorni. Il cambio è manovrabile anche manualmente, come abbiamo verificato possa essere necessario quando si affrontano un po’ “alla garibaldina” dei ripidi tornanti in salita, dove la scalata preventiva, tramite la leva al pavimento, permette di mantenere meglio il giusto slancio. Peccato solo che non ci siano le levette al volante.

Altra caratteristica, comune a tutte le Twingo di nuova generazione, è il diametro di sterzata di soli 8,6 metri; affermare che si gira in un fazzoletto non è quasi più un modo di dire. A ciò si aggiunga che la EDC mantiene la funzione di “trailing”, cioè il leggero avanzamento/arretramento con motore al minimo, senza premere il pedale del gas, agevolando così le manovre di posteggio “al millimetro”, con la sola leggera pressione del piede sul freno.

La vita a bordo è piacevole; soprattutto davanti grazie ai sedili di notevole comodità. Chi sta dietro, paga pegno proprio per il volume delle due poltrone anteriori, ma ricordiamo che si sta parlando di una city car da soli 3590 mm di lunghezza, in grado comunque di accogliere abbastanza comodamente quattro adulti. La ripiegabilità dei sedili permette inoltre di ottenere un vano di carico lungo 2,31 metri.

La Lovely, per la quale è prevista la produzione per un solo anno, è proposta a listino con prezzi di 13.350 euro per la 1.2 69 CV S&S, di 14.150 per la 900 TCe 90 CV S&S 5 marce e di 15.600 euro per la TCe EDC automatica. Disponibilità dal 14 novembre, con porte aperte nel week end. 

 

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