RENAULT TWIZY

Prima presa di contatto con la minuscola Twizy (2,34 mt di lunghezza), il veicolo che Renault propone per la mobilità urbana nell’ambito dell’articolato programma di modelli ad alimentazione elettrica che già comprende anche la Kangoo Z.

21 Mar 2012 motorpad.it
RENAULT TWIZY
Prima presa di contatto con la minuscola Twizy (2,34 mt di lunghezza), il veicolo che Renault propone per la mobilità urbana nell’ambito dell’articolato programma di modelli ad alimentazione elettrica che già comprende anche la Kangoo Z.E. le due berline Fluence e ZOE.
 
 
Il test si è svolto sulle strade di Ibiza e nella downtown vecchia della capitale dell’isola e ha riguardato le due versioni del modello: la Twizy 45 e la Twizy.
La prima si guida a 14 anni senza patente, ma non senza esame come per i ciclomotori e come dice il numero della sigla (e la legge) non supera i 45 km/h; la seconda con il motore elettrico che passa da 4 kW-5 CV a 13 kW-17 CV arriva a 80 km/h e si guida da 16 anni con il patentino. La normativa è quindi quella che riguarda i quadricicli che non possono circolare in autostrada e sulle tangenziali.

La struttura è identica e la linea sicuramente simpatica e tale da non passare inosservata con quell’aria da giocattolone (in realtà è tutt’altro) che anticipa il divertimento alla guida e la capacità di infilarsi dovunque. Non solo. Con i suoi ingombri non pone davvero problemi per il parcheggio, tanto che, grazie alla larghezza di 1,24 mt ed alle “mezze porte” che si aprono ruotando verso l’alto, ci stanno ben tre Twizy messe in verticale là dove trova spazio una normale city car.
 
In questo minimo ingombro trovano spazio due sedili in tandem e l’eventuale passeggero posteriore se non è un giocatore di basket non ha troppo da lamentarsi.
Spogliando il veicolo dalla sua pannelleria di rivestimento si scopre una struttura di sicurezza da vera e propria “gabbia protettiva” di tipo quasi rallystico. Si scopre anche che le sospensioni anteriori sono alloggiate in un “telaietto” anteriore supplementare che ha anche la funzione di assorbire eventuali urti e che il motore elettrico è posizionato dietro, alimentato da batterie che stanno sotto il pianale. Soluzione questa che libera spazio nell’abitacolo e tiene basso il baricentro con evidenti benefici per la stabilità di marcia.
 
La guida richiede un minimo di assuefazione e qualche accorgimento per ottimizzare il consumo di energia.
L’avviamento è, all’inizio, un po’ complicato. Dimentichiamo gli ormai abituali avviamenti a pulsante con la chiave in tasca. Qui bisogna premere il pedale del freno, dare due giri di chiave, sbloccare il freno a mano, premere il tasto D (per avanzare) o R (per retrocedere) e infine accelerare. Bisogna farci l’abitudine, così come quella di tirare il freno a mano quando si parcheggia.
 
La piacevole sorpresa è in marcia. Come tutti i veicoli elettrici la coppia è immediatamente disponibile e ai semafori di auto tradizionali di segmento superiore se ne lasciano indietro davvero tante anche perché qui i kg da muovere sono solo 450.
Specie con la Twizy più potente il senso di velocità percepito è così più alto del reale L’agilità è davvero godibile (raggio di sterzata 3,4 metri) e sorprende in particolare il brio sui percorsi e sulle strade di montagna, proprio per la prontezza della ripresa.
 
Certo è che premendo a fondo l’acceleratore si consuma più elettricità, ma è più che significativo il risparmio e il recupero di carica che avviene con la semplice decelerazione, oltre che con la frenata. Basta quindi, quando serve, non agire sul pedale del freno all’ultimo momento, ma sollevare un po’ prima il piede dall’acceleratore e, sul cruscotto si vedrà indicato il passaggio dell’energia nelle batterie e l’aumento dell’autonomia. A questo proposito con una carica si percorrono 100 km e mai meno di 50 con tutti i sistemi in funzione (fari, tergicristalli, sbrinatore, ecc) e quindi ce n’è d’avanzo per il normale percosro, ad esempio, ca-ufficio-casa per poi ricaricare le batterie in 3 ore e 30 minuti.
 
Niente difetti quindi? Uno solo ma che potrebbe essere tanto decisivo per l’acquisto quanto facilmente eliminabile: alla Twizy manca la metà superiore delle porte e quindi tutto è divertente e piacevole con il bel tempo, ma a Ibiza pioveva forte e soffiava maligno il vento delle Baleari e non poco entusiasmo è naufragato in un bagno fuori stagione o quasi.
Una Twizy chiusa, però, può essere ordinata a richiesta e il sorriso ritorna con un supplemento di 900 euro su un prezzo di 6.990 euro per la Twizy 45 e 7.990 per la Twizy.
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