GP di Abu Dhabi Il ritorno di Kimi

E' stato in assoluto il GP più bello e combattuto della stagione e su un circuito dove, in teoria, doveva essere difficile superare e quindi sarebbe stato fondamentale lo schieramento di partenza.

05 Nov 2012 motorpad.it
GP di Abu Dhabi Il ritorno di Kimi
E' stato in assoluto il GP più bello e combattuto della stagione e su un circuito dove, in teoria, doveva essere difficile superare e quindi sarebbe stato fondamentale lo schieramento di partenza. E invece tre campioni del mondo ai primi tre posti all'arrivo, Raikkonen, Alonso e Vettel nell'ordine, e un quarto, Button subito dopo.
Giusto quindi raccontarne le gesta e la guerra feroce cui hanno dato vita sulla pista più scenografica del mondo tra costruzioni stellari, hotel di stralusso, panfili da sogno, luci rutilanti e, giusto per ricordare dove sorge, qualche palma.
 
1° RAIKKONEN, dunque. E' tornato in Formula 1 dopo due stagioni nei rally. Un campionato da incorniciare, il suo: sempre al traguardo in tutte le gare e sempre a punti tranne una volta. Il suo è il 19° successo in carriera con l'ultimo che risaliva al 2009 in Belgio.
Ha inoltre portato alla vittoria la Lotus - adesso motorizzata Renault - che non vedeva la bandiera a scacchi dal  1987 quando al volante delle monoposto nero-oro c'era Ayrton Senna. Viene da pensare a quanto NON ha fatto Schumacher nei tre anni dal suo rientro.
 
2° ALONSO: il combattente di sempre, che mette qualcosa di suo e della sua classe per ottenere il massimo dalla macchina che guida. Ha rosicchiato punti a Vettel che ora lo sopravanza di 10 lunghezze a 2 gare dalla fine con 50 punti in palio.
Partiva 6° e finire con (quasi) la possibilità di vincere è, di certo, un merito grandissimo, che tiene quanto mai aperto il campionato.
 
3° VETTEL: e meno male che era “solo” uno specialista delle gare condotte in testa e con la monoposto migliore. Ad Abu Dhabi partiva ultimo per il pasticcio della benzina insufficiente rimasta dopo le qualifiche. Non bastasse questo primo handicap che poteva essere determinante è dovuto ripartire dal fondo un seconda volta quando già era risalito all'11° posto.
Poi l'ha sicuramente aiutato la doppia entrata in pista della Safety Car per i vari incidenti. E qui, negli ultimi 15 giri, si è visto il vero campione e il pilota tutto testa, cuore e piede ed ha mantenuto la testa nel difendere il primo posto in classifica. Può bastare, no?
 
Il resto è stato tutto un susseguirsi di emozioni. Sorpassi, incidenti - terrificante quello tra Karthikeyan e Rosberg - e colpi di scena come quello che ha tolto di mezzo Hamilton che sembrava aver messo tutti d'accordo.
Tra le situazioni in negativo quelle dei “numeri dueche si sono confermati tali; con speciale menzione per Massa mai pervenuto, Button che non ha saputo resistere né ad Alonso, né a Vettel e Webber che, come al solito, ha sbagliato la partenza.
Per non dire delle Mercedes per la quarta volta consecutiva fuori dalla zona punti.
 
Prossimo appuntamento negli USA ad Austin, su un circuito nuovo che nessuno conosce. Le sorprese non mancheranno e speriamo che si tingano di rosso.
 
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