PEUGEOT 508 RXH

09 Oct 2013 motorpad.it

Uno dei temi di maggior interesse al Salone di Francofore è stato senza dubbio quello dell’alimentazione ibrida che, altro non fosse che per i numerosi modelli così alimentati messi in mostra,  sembra uscita dalla fase sperimentale per proporsi come valida alternativa alla motorizzazione tradizionale.

Ci siamo così messi al volante di una 508 RXH  (43.850 euro) che prevede l’azione congiunta di un motore diesel e di uno elettrico.

Nel caso specifico si tratta di un turbodiesel a geometria variabile di 2.000 cc HDi FAP da 120 kW-163 CV e 300 Nm di coppia a 1.750 giri e governato da un cambio robotizzato sequenziale a sei rapporti. L’efficienza della combinazione viene incrementata dal sistema Stop&Start e da un motore elettrico montato posteriormente sotto il piano di carico ed alimentato da batterie ad alta tensione al Nikel Metallo Idruro che si ricaricano in decelerazione e in frenata. Eroga in continuo 20 kW-27 CV con una coppia di 100 Nm che salgono a 200 nella fase di picco. I CV disponibili salgono così a 200 e i Nm fino a 500.

Sono possibili quatto modalità di guida:

- AUTO a gestione elettronica automatica in tutte le condizioni di marcia;

- ZEV a zero emissioni per una motricità esclusivamente elettrica fino ad una velocità di 60 km/h e per 4 km circa;

- 4WD a trazione integrale con il motore elettrico che agisce sulle ruote posteriori;

-SPORT per una guida dinamica con selezione delle marce più rapida e regimi di rotazione più alti..

Tutte modalità ampiamente testate nei 720 km della nostra prova suddivisa su ogni tipo di strada e il bilancio finale si presenta particolarmente soddisfacente partendo dal consumo finale registrato strumentalmente e verificato con il ripristino del “pieno” al distributore e cioè 15,9 km/litro.

Si sono apprezzate anche le qualità del cambio robotizzato sia nella modalità automatica, sia in quella sequenziale, con il ricorso alle palette sul volante, chiamate in causa sulle strade di montagna.

La mole e l’ingombro del veicolo (4,81 mt di lunghezza) non hanno inciso sulla maneggevolezza se non per un minimo di pesantezza sull’avantreno sullo stretto, per altro ben governata dalla prontezza dell’acceleratore e da sospensioni attente al confort di marcia, ma senza penalizzare la tenuta e il caricamento laterale.

In definitiva sul piano generale, della qualità degli allestimenti e della ricchezza di dotazioni di infointrattenimento e sicurezza  la sfida alla miglior concorrenza di settore (tedesca in particolare) è lanciata, e sostenuta da ottimi argomenti.

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