JAGUAR F-Type Coupé

Piacerebbe anche a Diabolik la nuova Jaguar F Type Coupé

12 Apr 2014 motorpad.it
JAGUAR F-Type Coupé

Le sempre più accese “guerre stellari” che si combattono, aspre e interessanti, tra le supercar sportive ed esclusive avrebbero sicuramente meno fascino e sapore se non vedessero Jaguar nel ruolo da protagonista che le compete da sempre.

In attesa che dalla concept CX 17 prenda forma definitiva il SUV di cui si parla da tempo e programmato per il 2016 e, prima ancora, il prossimo anno, la Gran Turismo XE, è ora la F-Type Coupé a tenere banco.

Segue la Syder completando la famiglia “F” e rinnovandone, in primo luogo sul piano formale, le agili misure d’ingombro (4,47 mt di lunghezza, 1.82 di larghezza, 1,31 di altezza) e la carica di seduzione in un riuscito mix di richiami alla nobiltà di un passato che non può essere tradito e le nuove conquiste dello stile e della tecnica.

Con il suo cofano lungo, l’abitacolo arretrato, il profilo del padiglione e, in particolare, il lunotto posteriore richiama -volutamente e con orgoglio - la mitica E-Type del 61, l’auto di Diabolik e di mille successi sportivi; restando invece alla parte posteriore c’è da aggiungere il vantaggio funzionale che questa soluzione offre mettendo a disposizione un bagaglio che può arrivare a 407 dmc utile.

La meccanica non può che essere quella della Spider a cominciare dai motori, 3.000 cc V6 da 340 CV (69.890 euro) o 380 nella versione S (81.690 eiro); ma  non sarebbe una vera Jaguar se non mettesse a disposizione degli incontentabili anche la rabbiosa variante “R” che vanta un V8 di 5.000 cc e 550 CV (107.550 euro).

La carta d’identità tecnica cresce in progressione con l’aggiunta, al secondo livello, delle sospensioni elettroniche, del differenziale autobloccante, dei freni maggiorati e del sistema di scarico attivo, cose che determinano una specie di doppia personalità nella resa dinamica per gli amanti della guida sportiva.

A coloro che invece sono convinti che solo il destino cinico e baro ha loro impedito una vera carriera di piloti da competizione pensano i freni carbo-ceramici, la sovralimentazione, il torque vectoring che dà una mano santa a chi vuole strafare con acceleratore e volante rimettendo in pratica in linea di volo questo autentico missile da 300 km/h e 4,2 secondi nello 0/100.

Non che le altre due scherzino rispettivamente con 260 km/h e 5,3 secondi e 275 km/h e 4.9 secondi. 

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