Arriva in Italia la Polestar 2

30 Nov 2022 Paolo Pirovano
Arriva in Italia la Polestar 2

Il marchio Polestar nasce in Svezia nel 2017 come costola di Volvo per produrre veicoli elettrici. Attualmente il marchio è presente in 19 paesi, ha sede a Goteborg e tre centri produttivi, due in Cina ed uno negli Stati Uniti che verrà aperto il prossimo anno.

Il primo modello a batteria presentato è la Polestar 2, che arriva in Italia dopo essere stata lanciata nel 2020 su alcuni mercati internazionali.

È una fastback 5 porte di 4,60 mt di lunghezza dalla linea sportiva ed un Cx di 0,278, che per posizionamento e prezzo è concorrente di Tesla Model 3, e si propone con una gamma che prevede due livelli per le batterie, due motori e due tipi di trazione.

La versione d’ingresso è la Standard Range Single Motor, che vede la combinazione della batteria da 69 kWh lordi (67 kWh netti) abbinata al motore da 170 kW/231 CV e 330 nm di coppia, unità che viene adottata anche dalla Long Range. In questo caso però cambia il pacco battere che sale a 78 kWh (75 kWh netti) e la trazione è per entrambi i modelli sulle ruote posteriori.

Il vertice della famiglia spetta alla Long Range Dual Motor che mette in campo i 78 kWh della batteria con due motori per una potenza complessiva di 300 kW/408 CV e 660 Nm di coppia che assicurano un’accelerazione da 0-100 km/h in 4,7 secondi ed una velocità massima di 205 orari; la tarzione è integrale. Le prestazioni della Single Motor, invece, sono di 160 km/h di velocità massima e 7,4 secondi nello 0-100.

L’aggiunta del Performance Pack previsto tra gli optional a 7.000 euro, disponibile solo per la  versione a due motori porta la potenza a 350 kW/476 CV e comprende gli ammortizzatori regolabili Ohlins, le pinze dei freni anteriori Brembo a quattro pistoni, cerchi in alluminio forgiati da 20” e pneumatici Continental SportContact. L’autonomia è, a seconda della combinazione motore/batteria di 474, 542 e 482 km nei cicli di omologazione WLTP.

Il capitolo della ricarica dipende come per tutte le auto elettriche dall’infrastruttura utilizzata e la vettura prevede una capacità in corrente alternata (AC) con un cavo da 11 kW di serie mentre per la corrente continua (CC) è possibile arrivare fino a 155 kW che, per portare la batteria dal 10-80% della capacità richiede i tempi di 35 minuti con le colonnine Ultra Fast Charge.

All’interno due display, il primo per il cruscotto da 12,3” ed il secondo centrale da 11,15” integra i servizi di Google ed il sistema di infotainment Android Automotive OS con la presenza di Google Assistant, Google Maps con supporto per veicoli. La vettura riconosce il guidatore e si apre appena questo si avvicina e si accende appena questo si siede a bordo, non è quindi necessario attivare il motore attraverso dei pulsanti. I materiali dell’abitacolo della Polestar 2 sono interamente vegani e nessun prodotto di origine animale è stato utilizzato.

La sicurezza e l’assistenza alla guida è il risultato delle esperienze di Volvo in questo campo e il Pilot Lite Pack (optional) include funzioni come il Driver Assistance con Adaptive Cruise Control e Pilot Assist, una telecamera panoramica a 360 gradi, sensori di parcheggio all-round, e Driver Awareness che include il Blind Spot Information System (BLIS) con il supporto alla sterzata, Cross Traffic Alert con supporto alla frenata, e Rear Collision Warning.

I prezzi partono da 52.200 euro per la Standard Range Single Motor, 55.700 euro per la Long Range e 59.200 per la Dual Motor e sono ordinabili attraverso il web o nei due store che apriranno a Milano e Roma nel corso del 2023.

Da quest’anno, Polestar prevede di lanciare un modello elettrico all’anno, ed il prossimo sarà la Polestar 3, SUV elettrico ad alte prestazioni svelato ad ottobre 2022 e già ordinabile con prezzi che partono da 94.900 euro. Nel 2023 dovrebbe seguire la Polestar 4, un SUV coupé elettrico più compatto ad alte prestazioni e nel 2024 sarà la volta della Polestar 5, una GT a 4 porte elettrica ad pensata come evoluzione della Polestar Precept, la concept car creata nel 2020.

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