Dacia Duster più moderno che mai

25 Apr 2024 Andrea Nicoli
Dacia Duster più moderno che mai

Sono passati 14 anni, tre generazioni e due restyling, dal giorno del suo debutto. In quasi tre lustri la Dacia Duster è cresciuta sotto tutti i punti di vista, mantenendo però quello spirito essenziale e pratico che ne ha sempre decretato il successo. I numeri parlano chiaro: 2,4 milioni di Duster vendute nel mondo, come dire 500 al giorno, di cui l’Italia è stato il secondo mercato europeo.

Pur mantenendo le dimensioni conosciute, con una lunghezza di 4,34 metri, il nuovo SUV sfrutta l'inedita piattaforma CMF-B del Gruppo Renault, introduce nuovi motori ibridi (per ora non si parla di full electric), non rinucia al noto Bi-Fuell a GPL e ha introdotto a un miglioramento generale della dinamica di guida e del comfort.

Design possente e tante protezioni per ogni uso
D’accordo la tecnologia e l’ottimo rapporto qualità-prezzo che da sempre ha caratterizzato i modelli Dacia, specialmente Duster, ma è giusto sottolineare che il design è sempre stato un aspetto a suo favore. La terza generazione punta sulla semplicità: frontale molto verticale con un cofano alto, passaruota con bordi smussati, ampio portellone posteriore e le protezioni indispensabili nel traffico come nel leggero off-road. Interessanti poi i fari anteriori e i proiettori posteriori a forma di “Y”, una firma che si ripete nei cerchi in lega da 17 o 18”. Proprio le piastre di protezione anteriore e posteriore, come quelle laterali e dei passaruota in materiale plastico riciclato (Starkle) sono belle e funzionali. Si perché al netto dell’aspetto estetico la Duster ha misure da vera fuoristrada: 217 mm di altezza minima da terra e 450 mm di profondità di guado, angoli di attacco e di uscita fino a 31° all’anteriore, 36° al posteriore, 24° di dosso. Bene anche sotto la voce traino, da 1.200 a 1.500 kg per la 4x4.

Abitacolo più spazioso ed eco
Le forme, il passo allungato, la cura dei dettagli ha permesso di migliorare la già buona abitabilità, specialmente per i passeggeri che al posteriore hanno guadagnato 30 mm per le gambe. Anche a livello di carico il bagagliaio ha una capienza aumentata del 15% e ora parte da 517 litri per arrivare a 1.600 reclinando i sedili posteriori.

Un altro passo avanti è a livello di materiali, plastiche e tessuti di maggiore qualità come le sellerie lavabili in “TEP microcloud” nell’allestimento Extreme e un design ricercato per ogni dettaglio, dalla plancia alle bocchette d’aria, dalla consolle alla disponibilità di piccoli spazi per gli oggetti d’uso quotidiano. Non ci sono cromature, né pelle di origine animale ma plastiche di ottima fattura e percezione come quelle di color rame dell’allestimento più ricco.

Dialogo digitale
La strumentazione si affida a un sistema multimediale con touchscreen centrale da 10”1, di serie su alcune versioni, affiancato da un sistema Media Display con impianto audio con 4 altoparlanti e connettività wireless Apple CarPlay e Android Auto. Si può avere un successivo step con il Media Nav Live che aggiunge la navigazione connessa e migliora l’impianto audio con l’aggiunta di 2 casse. Anche la versione “base”, cioè l’allestimento d’ingresso Essential, può contare sul Media Control, un sistema che affida una serie di informazioni come le chiamate al cellulare sul display del computer di bordo da 3,5” e si connette all’App gratuita di Dacia.

Sempre a partire dall’allestimento intermedio (Expression) è presente un computer di bordo digitale che visualizza le principali informazioni di guida, assieme al caricatore wireless dello smartphone.

Nuovi motori ibridi e il parsimonioso GPL
Dopo il debutto su Dacia Jogger arriva anche per la Duster il motore Full Hybrid 140, un 4 cilindri 1.600 a benzina da 94 CV affiancato da un motore elettrico da 49 CV e uno starter/generatore. In questo caso il manuale a sei marce di serie lascia spazio a un cambio automatico elettrificato. Con questo motore è possibile viaggiare in città in modalità elettrica (Dacia stima un 80%) riducendo i consumi del 20%.
A questo si aggiunge il TCe 130. La base è il motore turbo a benzina 3 cilindri 1.2 affiancato da un mild-hybrid a 48V che riduce consumi ed emissioni di un 10%. Con questo motore è disponibile il cambio manuale a 6 marce e la trazione anteriore o 4x4.
Manca il diesel e il full electric ma viene riconfermato il motore Bifuel-GPL ribattezzato ECO-G sempre molto apprezzato specialmente in Italia. Qui oltre ai costi di gestione è giusto evidenziare l’autonomia complessiva di 1400 km grazie ai 50+50 litri del serbatoio di benzina e di gas, quest’ultimo posizionato sotto il pianale del bagagliaio.

Sempre anche 4x4
Una delle peculiarità sempre apprezzate di Duster è la presenza in gamma della versione 4x4. Anche per questa nuova generazione è disponibile la trazione integrale con diverse funzionalità d’uso. Attraverso un comando elettroidraulico interno è possibile selezionare 5 modalità di guida: Auto, che gestisce automaticamente la coppia sulle 4 ruote; Snow con un livello superiore di stabilità sui fondi difficili; Mud/Sand per muoversi su sabbia e fango; Off-Road simile alla modalità 4x4 Lock presente ora ma con una gestione ancora più attenta della trazione ruota per ruota. Infine Eco per lavorare di fino sui consumi agendo sul climatizzatore e sulle prestazioni assolute. A questo si aggiunge l’utilissimo sistema di controllo della velocità in discesa che agisce automaticamente sui freni per non eccedere nella velocità, lavora fino a 30 km/h, anche i retromarcia. Ricordiamo che tutte queste informazioni, con l’aggiunta della telecamera perimetrale, sono consultabili attraverso il display centrale da 10,1”.

Due anime e una vera fuoristradista
Sono bastati pochi km al volante per accorgersi del salto di qualità della nuova Duster. Posizione di guida perfetta, leggerezza dei comandi, buono spunto del motore elettrificato Tce 130 e decisamente brillante il full-hybrid 140. Apprezzabile lo sforzo fatto a livello di insonorizzazione anche se con il cambio automatico il motore tende a salire di giri e a “cantare” in forma più decisa.
Quello che veramente stupisce della Duster è la mobilità in off-road. Sì off-road perché nel primo contatto avvenuto in una bellissima riserva boschiva nell’entroterra di Malaga i tecnici di Dacia non ci hanno fatto mancare nulla. Sterrato, strade sconnesse, ripidi dossi, twister con una o due ruote sollevate una quarantina di cm. Angoli laterali e strappi affrontati in massima sicurezza grazie all’elettronica e alla notevole altezza da terra. Un dinamismo ancora più incredibile visto che le auto disponevano di normali pneumatici all-season e non M+S. Gomme stranamente da 18” con spalla ribassata, mentre le 4x2 provate in precedenza avevano ruote da 17”.

Quattro allestimenti da 19.700 a 27.900 euro
Disponibile nelle concessionarie da giugno in quattro allestimenti: Essental, Expression, Journey ed Extreme in ordine di dotazioni. Il listino si apre con l’Essential con il motore GPL ECO-G 100 a 19.700 euro per chiudersi con l’Extreme in versione Hybrid 140 a 27.900 euro. Se analizziamo il prezzo dell’intermedia Extreme, con il motore Bi-Fuel si parte da 22.900 euro, mentre con il Tce 130 si va da 24.400 per 2x4 a 26.900 per 4x4, dunque con un delta prezzo di 2.500 euro per la trazione integrale. Sette le tonalità nella gamma colori, solo il bianco ghiaccio di serie, mentre per la maggior parte delle versioni un colore diverso costa 750 euro.

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