HYUNDAI VELOSTER

Prosegue di slancio il programma di Hyundai volto a dare del Gruppo una nuova immagine e, soprattutto, una nuova e reale sostanza di costruttore generalista tra i più importanti al mondo.

07 Sep 2011 motorpad.it
HYUNDAI VELOSTER
Prosegue di slancio il programma di Hyundai volto a dare del Gruppo una nuova immagine e, soprattutto, una nuova e reale sostanza di costruttore generalista tra i più importanti al mondo. E’ infatti ormai acquisito, in questa speciale classifica, la conquista del quarto posto assoluto dopo Toyota, Volkswagen e General Motors.
A poche settimane dal lancio della i40 station wagon che anticipa la berlina che sarà presentata al Motor Show di Bologna a dicembre ecco scendere in strada la Veloster, un’auto che definisce una nuova tipologia di vettura.

Come sempre all’apparire di un nuovo modello partiamo dall’analisi estetica, dal design, cioè dal primo elemento che determina l’entrata nella “shopping list” quando si avvicina il momento dell’acquisto o l’intenzione di approfondirne i contenuti.
Da questo punto di vista le carte sono più che in regola. La Velostar è di agile e compatta presenza (4,20 metri di lunghezza), chiaramente personalizzata nell’aggressivo frontale, con i passaruota in evidenza, e ben rastremata e riconoscibile nella parte posteriore.
Escludendo il portellone che apre su un vero bagagliaio (da 320 a 1.015 dmc utili con due sole persone a bordo), sarebbe una coupé a pieno titolo se avesse le due porte classiche, e sarebbe una berlinetta piena di brio se ne avesse quattro.
Invece ne ha tre: una sulla fiancata sinistra e due su quella destra. In questo modo il problema dei contorcimenti per accedere ai (comodi) sedili posteriori è risolto una volta per tutte e anche quello della sicurezza in quanto i passeggeri scendono dalla parte protetta della strada e, nel malaugurato caso di incidente, è di gran lunga facilitata l’abbandono dell’abitacolo, sempre dalla parte giusta.

Dentro lo spazio è generoso, ben allestito, curato nei dettagli. Spiccano la plancia con movimento a onda ricca di strumenti, indicazioni, comandi, sistemi di infointrattenimento. Un eccellente mix di eleganza, confort e qualità complessiva.
La versione Confort d’accesso comprende già, tra l’altro, sei airbag, ABS+EBD, TCS+ESP, l’assistenza alla partenza in salita, il controllo di stabilità e VSM (gestione della stabilità), servosterzo con volante regolabile in altezza/profondità e rivestito in pelle, alzacristalli elettrici, i cerchi in lega da 17”, gli pneumatici con sensore di pressione, il climatizzatore automatico, i fendinebbia, impianto stereo touch-screen, lettore CD+MP3 con comandi al volante, presa AUX-USB e gli specchietti retrovisori esterni regolabili e riscaldabili elettricamente.
Fra gli optional qualificanti spicca il sistema ISG (Stop&Go), che fissa le emissioni a 137 g/km di CO2, l’accensione a pulsante con “smart card”, i sensori di parcheggio e di attivazione luci ed il navigatore satellitare con mappe europee.

Il responso al primo contatto con la strada è convincente nelle due anime del modello: alternativa alla classica berlina per chi non riesce a staccarsi dal piacere di guidare un’auto non di massa e sportivetta tutto pepe per chi, magari per questioni di età o di famiglia ingrandita, vorrebbe sentirsi ancora in sintonia con una coupé.
In ogni caso il motore di 1.600 cc si difende egregiamente e sembra disporre più dei 140 CV dichiarati grazie anche ad un “suono” robusto e coinvolgente.
Le ampie carreggiate tengono ben incollata al terreno la vettura a patto di non chiederle quello che non può e non vuole dare, cioè le prestazioni da auto da competizione da maltrattare con cambio e tirate a fondoscala.

Per i cambi la scelta è tra un manuale a sei marce correttamente rapportate e uno robottizzato a doppia frizione. I 200 km/h di velocità di punta sono comunque a portata di mano e lo scatto da 0 a 100 km/h - tra 9,7 e 10,3 secondi - coerente con la coppia e con la missione del veicolo. Per avere di più servirebbe un'aggiunta di una manciata di CV. E non è detto che non arrivino per gli appassionati del genere.

Alto il “value for money, quindi prezzi concorrenziali: da 21.900 a 24.490 euro. Cinque anni di garanzia compresi.
Torna indietro
Tags

notizie correlate:

Andrea Crespi, Hyundai Italia
Intervista a

Andrea Crespi, Hyundai Italia

03 Jul 2023 Paolo Pirovano

Hyundai ci racconta come interpreta l’auto elettrica e quali sviluppi prevede per essere protagonista della mobilità a zero emissioni. In studio la Ioniq 6, secondo...

Continua