Volkswagen ID Buzz, ritorna il "Bulli" ma questa volta è elettrico

07 Nov 2022 Paolo Pirovano
Volkswagen ID Buzz, ritorna il 'Bulli' ma questa volta è elettrico

Quando vediamo un film ambientato negli anni’70, preferibilmente con sfondo una spiaggia della California è facile vedere nelle scene il Volkswagen T1, meglio conosciuto come “Bulli”, uno dei simboli della controcultura americana e del movimento dei surfisti.

Dopo più di 70 anni, la prima apparizione del T1 è del 1950, Volkswagen presenta l’erede di questo modello che si adatta alle nuove tecnologie trasformandosi in un veicolo elettrico.

Si chiama ID Buzz e i richiami nel design sono chiari e prendono ispirazione dal concept con lo stesso nome presentato nel 2017 al Salone di Detroit, cosa molto evidente nel frontale dove il grande logo centrale è un chiaro tributo al progenitore. Sicuramente un esempio di stile retrò ben riuscito, con carrozzeria aerodinamica e Cx di 0,29 e sbalzi ridotti, cerchi da 18 a 21 pollici e grandi passaruota che permettono di avere un angolo di sterzo di 11,1 metri, particolarmente prezioso nell’ambito urbano e nelle manovre di parcheggio.

Lungo 4,71 mt, nella versione 5 posti la prima che verrà commercializzata dai primi mesi del 2023, alto 1,93 e largo 1,98, ha due porte scorrevoli sui lati e un bagagliaio di grande capacità con 1.121 lt che si possono espandere fino a 2.205 abbattendo i sedili posteriori, sfruttando la soglia di carico posta a soli 63 cm. La panca scorre di 15 cm e gli schienali sono ribaltabili.

I richiami con il passato sono presenti anche nelle versioni bicolore, quattro quelle disponibili, che prevedono l’abbinamento del tetto e del frontale bianco ai colori della carrozzeria da scegliere tra il verde, il giallo, l’arancione e il blu; naturalmente sono proposte anche le varianti a tinta unita.

Per il passaggio alla mobilità elettrica sfrutta la piattaforma Volkswagen MEB modulare e adotta una batteria da 82 kWh che valgono 77 kWh netti, che viene abbinata ad un motore da 150kW pari a 204 CV. I valori relativi all’autonomia segnano nel ciclo di omologazione WLTP 418 km.

La trazione è sulle ruote posteriori, come l’originale T1 ma questo era sviluppato sulla base del Maggiolino.

La ricarica è possibile effettuarla fino ad una potenza di 170 kW in modo da ridurre i tempi fino a 30 minuti in un punto a Corrente Continua Ultrafast (dal 5 al 80%) oppure utilizzando una colonnina da 50kW si passa a 1,5 ore. Passando a quella AC da 11 kW servono invece 7 ore.

Con i suoi 2,99 mt il passo si presenta molto lungo, consentendo di sfruttare al meglio lo spazio fra gli assi all'interno. L’abitacolo è nel segno della digitalizzazione, il posto di guida è rialzato e dietro al volante è posizionato un display da 5,3” che comunica le principali informazioni sul veicolo. A centro plancia un display da 10” che può arrivare a 12” scegliendo il Pack plus tra gli optional. Tra i due sedili anteriori un pratico portaoggetti che si può sganciare e trasportare offrendo la possibilità di stivare oggetti.

L’assistenza alla guida prevede fino a 30 sistemi e tra questi è disponibile il Memory Park Assist con funzione Plus capace di fare tutte le manovre di parcheggio in completa autonomia, scegliendola tra le 5 precedentemente memorizzate. Sempre a bordo dell’ID Buzz anche il cambio di corsia automatizzato per effettuare i sorpassi.

Due gli allestimenti, la Pro in listino a 66.000 euro e la Pro+ da 68.500 euro con un vantaggio cliente di 5.000 euro e con vernice bicolore di serie. A questo si possono aggiungere dei pacchetti per gli interni per arricchire e personalizzare il mezzo.

Alla 5 posti si affiancheranno ulteriori varianti a partire dalla 7 posti a passo lungo e i 7 posti anche sulla passo corto. Non mancherà, inoltre, un veicolo commerciale che è già ordinabile a 47.000 euro iva esclusa.

ID Buzz verrà costruito nello stabilimento di Hannover, dove c’è la principale sito produttivo dei veicoli commerciali Volkswagen.

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