Formula E: Roma E-Prix
Dopo il successo dello scorso anno, il Campionato ABB FIA Formula E giunto alla 5a edizione, torna nella Capitale per la settima prova della stagione 2018-2019. Le previsioni del tempo sono variabili ma asciutte per il venerdì, giorno in cui le vetture cominciano a saggiare l’asfalto dell’Eur ma indicano maggiori probabilità di pioggia per la giornata di sabato, che prevede lo svolgimento delle prove libere, qualifiche al mattino e gara del trofeo Jaguar i-Pace e ed E-Prix nel pomeriggio. La zona dell’Eur con la chiara e imponente architettura razionalista è blindata ma la città, memore dell’esperienza dell’anno scorso e forse abituata al caotico traffico, non sembra particolarmente turbata. Il tracciato è lo stesso della prima edizione romana dello scorso anno e si sviluppa intorno alla via Cristoforo Colombo tra i palazzi dell’Eur, snodandosi in un tracciato particolarmente suggestivo per il pubblico e impegnativo per i piloti non tanto e non solo perché si corre tra le strette strade cittadine, ma anche per la presenza di saliscendi e avvallamenti che lo rendono ancor più insidioso.
Al venerdì si vedono inizialmente quasi solo addetti ai lavori, tra coloro che stanno terminando d’installare la strutture a contorno e i giornalisti che dovranno documentare l’evento. Solo nel tardo pomeriggio comincia ad affluire il pubblico nel villaggio costruito all’interno del Roma Convention Center più noto come la Nuvola dell’architetto Fuksas.
All’interno del Palazzo, ma anche in alcune aree racchiuse nell’anello del tracciato, si trovano diverse proposte per il pubblico divise in zone. Drive Zone: nella Nuvola Nissan e DS hanno i loro stand con differenti attrazioni, mentre BMWi espone prototipi e Jaguar il paddock per le vetture del Jaguar iPace Trophy; mentre all’esterno in Piazza dell’Industria ci sono gli stand di BMWi, Audi, Mercedes EQ e Porsche. Il pubblico può mettere alla prova anche la propria abilità di guida con la Jaguar Smart Cone Challange o, ancora nella Gaming Area dentro la Nuvola, con i simulatori di Formula E. Ci sono poi le aree dedicate ai bambini e al cibo (Kids e Taste Zone) e quelle riservate agli sponsor tecnici dell’evento: Enel X Recharge Zone, aree di relax per ricaricare gli smatphone e Inspire Zone con ABB, Saudia ed Enel, più una piccola esposizione di vetture elettriche in dotazione a Carabinieri e Polizia.
Le previsioni vengono rispettate e le tribune sono belle gremite, comincia a piovere negli ultimi minuti delle qualifiche, per cessare prima dell’inizio della gara alle 16. I piloti si trovano ad affrontare il tracciato ancora bagnato e subito si verifica una carambola che costringe l’organizzazione a interrompere la gara per circa un’ora: il tempo necessario per spostare le vetture ma soprattutto per ripristinare le infrastrutture di sicurezza a bordo pista. Le vetture di Formula E sono molto differenti nell’aerodinamica rispetto alle F1: non esiste l’alettone posteriore, ma tutta la parte centrale, dalle pance piatte nella parte superiore fino all’estrattore posteriore, genera deportanza senza “sporcare” l’aerodinamica della vettura che segue.
Questo determina la formazione di un lungo trenino di vetture particolarmente ravvicinate, che alza la probabilità che s’inneschino tamponamenti a catena, proprio come avviene in gara per un dritto alla chicane. Il pubblico però attende pazientemente nelle tribune, solo qualche famiglia con figli e passeggini decide di approfittare della pausa per tornare a casa prima dell’inevitabile ingorgo al termine della gara. Nel corso della pausa il sole asciuga l’asfalto e i piloti possono gareggiare con maggior grinta e determinazione, aspetto che il pubblico dimostra di apprezzare con entusiasmo. I romani defluiscono ordinatamente dalle tribune commentando con competenza la gara e la colorita cronaca del romanissimo Emanuele Pirro, che ha saputo tener vivo il loro interesse anche durante lunga pausa.