Alfa Romeo 33 Stradale, tradizione e innovazione nella nuova fuoriserie

31 Aug 2023 Paolo Pirovano
Alfa Romeo 33 Stradale, tradizione e innovazione nella nuova fuoriserie

Dopo più di 50 anni, Alfa Romeo torna a produrre una fuoriserie esclusiva e per crearla riprende il nome e si ispira ad una delle più belle auto mai costruite dal Biscione: la 33 Stradale del 1967.

La versione attuale è una supercar che verrà prodotta in soli 33 esemplari, già tutti venduti e reinterpreta gli stilemi dell’antenata disegnata da Franco Scaglione e diventa il manifesto tecnologico del marchio.

Prima di parlare dello stile bisogna però guardare sotto al cofano dove sono due le opzioni disponibili per il motore, un 3 litri V6 biturbo o una configurazione puramente elettrica. La potenza nel primo caso è di 620 cavalli e prevede la trazione posteriore e un cambio DCT a 8 rapporti, raggiunge i 333 chilometri orari di velocità e per i primi 100 servono meno di 3 secondi.

La versione elettrica, invece dispone di 750 cavalli ed ha un’autonomia stimata di 450 chilometri.

Il telaio è con frame ad H in alluminio con monoscocca in carbonio ed il set up verrà sviluppato sulla pista di Balocco con la collaborazione del pilota di Formula 1 Valtteri Bottas. Adotta uno schema di sospensioni a doppio braccio con ammortizzatori attivi e sterzo semi-virtuale su entrambi gli assi anteriori e posteriori. il Sollevatore dell’avantreno consente di alzare di 50 mm la zona anteriore in caso di ostacoli, come dossi, rotaie o per entrare in parcheggi o garage, in modo da evitare danni alla carrozzeria.

Una vera Street Legal, come viene definita dagli inglesi, omologata a uso stradale, in grado di assicurare performance in pista, senza compromessi in termini di comfort e semplicità di utilizzo anche nell’impiego quotidiano.

Dichiara Jean-Philippe Imparato, CEO del marchio Alfa Romeo: “Con la nuova 33 Stradale abbiamo voluto creare qualcosa che fosse all’altezza del nostro passato, al servizio del Marchio, di cui gli Alfisti potessero essere orgogliosi. Questo risultato poteva essere raggiunto soltanto grazie alla competenza, il rigore e la passione del nostro Team, con il supporto di un gruppo dirigenziale che ha la chiara ambizione di contribuire a scrivere il futuro del marchio, nel totale rispetto della sua storia unica. È la prima “fuoriserie” del Marchio dal 1969, e prometto non sarà l’ultima”.

 

Il design è opera del centro Stile Alfa Romeo e sin dal frontale si riconosce l’impronta della 33 Stradale con le rotondità tipiche di questo modello con i fari obliqui, la V sul cofano e lo scudetto al centro che può essere personalizzato.

La linea laterale è slanciata e dinamica, con prese d'aria laterali e porte a "elitra", o ad ali di farfalla se preferite,  mentre al posteriore spicca la coda tronca e i fari rotondi per un Cx di 0,375, raggiunto senza l’ausilio di dispositivi di aerodinamica attiva.

Tutte le 33 Stradale verranno prodotte artigianalmente presso la carrozzeria Touring Superleggera con standard di qualità sartoriali ed una maniacale cura del dettaglio.

Con il progetto 33 nasce la “Bottega” Alfa Romeo, un team di professionisti che lavora a stretto contatto con i clienti per progettare 33 esemplari unici ed esclusivi, in modo da non avere mai due modelli uguali. Una volta ricevute le indicazioni, spetta al comitato 33 approvare le richieste dei clienti, assicurando il rispetto della storia e dell'iconicità della vettura. Si tratta di un comitato specifico presieduto dal CEO di Alfa Romeo e composto dai responsabili di diversi dipartimenti del marchio.

Alejandro Mesonero - Romanos, head of Alfa Romeo Design: “Il progetto 33 Stradale ha preso vita grazie alla passione e alla dedizione di un ristretto gruppo di designers ed ingegneri del Centro Stile Alfa Romeo. Il design si ispira con rispetto al capolavoro di Franco Scaglione del 1967 con un audace sguardo rivolto alle linee dei futuri modelli Alfa Romeo. Il risultato è il frutto delle competenze e della migliore tradizione del design italiano. Un vero e proprio manifesto di "bellezza essenziale": poche linee, sensuali e allo stesso tempo potenti capaci di suscitare desiderio e forti emozioni”.

Ogni singola vettura è registrata con una procedura esclusiva e con un VIN specifico. In particolare, le prime 3 lettere identificano il Marchio Alfa Romeo “ZAR”, le successive 5 cifre sono state scelte in comune accordo con i 33 clienti e definiscono il veicolo “33STR”. Infine, le ultime 8 cifre sono personalizzabili e rappresentano la “firma” del cliente.  Tale codice identificativo sarà inciso sopra il tunnel centrale mentre una targa ispirata a quella degli anni ’60, sarà posta nel vano posteriore per certificare le specificità di componenti quali ad esempio Autotelaio, Motore/i, Cambio/Batteria e Monoscocca.

Quattro le tinte a disposizione da abbinare a due allestimenti per gli interni, "Tributo" e "Alfa Corse", impreziositi da inserti in carbonio e alcantara o in pelle bicolore.

La prima 33 Stradale viene presentata ufficialmente al Salone di Torino del 1967. Deriva direttamente dalla Tipo 33 che correva nel Mondiale Endurance e segna il ritorno di Alfa Romeo alle competizioni, voluto dall’allora presidente Giuseppe Eugenio Luraghi con il contributo di Carlo Chiti e dell’Autodelta, la squadra corse del Biscione. Il design della 33 Stradale è di Franco Scaglione, uno dei più grandi stilisti automobilistici dell'epoca, e tra il 1967 e il 1969 sono stati prodotti solo 18 esemplari, uno visibile oggi nel Museo di Arese.

È una coupé alta appena 99 cm con porte ad apertura verticale ed una delle pochissime vetture da strada nate a partire dal modello da corsa come si vede nel motore, lo stesso montato sulla versione da gara e realizzato in leghe di alluminio e magnesio, un 2 litri 8 cilindri a V con 230 CV a 8.800 giri e una coppia di 206 Nm. Assicura prestazioni da vera supercar: la velocità massima supera i 260 km/h e l’accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 5,5 secondi.

Alcuni dei 18 telai della 33 Stradale vennero inoltre impiegati per realizzare dei prototipi. La prima dream car è l'Alfa Romeo Carabo, disegnata da Marcello Gandini per Bertone, ed esposta al Salone di Parigi del 1968. Seguirono tre progetti Pininfarina: la P33 Roadster GS nello stesso anno, la 33/2 Coupé Speciale nel 1969, e la Cuneo nel 1971, che eredita il telaio dalla P33 Roadster GS. L'Iguana del 1969 fu la prima Alfa Romeo disegnata da Giorgetto Giugiaro, quando Italdesign era una società appena nata. Pochi anni dopo si aggiunse la "futuristica" Navajo del 1976, presentata da Bertone. La 33 Stradale è un modello che ha segnato anche la  storia del design italiano.

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