La nuova Renault Espace diventa SUV

29 Mar 2023 Roberto Tagliabue
La nuova Renault Espace diventa SUV

Nel 1984 Renault presenta al mercato un’idea innovativa, un’automobile originale, capace di fondere meccanica e impronta a terra di una station wagon media, con l’abitabilità e gli spazi interni di un pulmino. Nasce così il concetto di monovolume, poi generalizzato in multispazio. La Renault Espace, nel nome e nell’abitacolo che sfrutta al massimo lo spazio in altezza, è un’innovazione anche stilistica: il cofano motore ha la stessa inclinazione del parabrezza, creando una continuità aerodinamica che ne caratterizza per diverse generazioni anche il design.

Oggi Renault Espace giunge alla sesta generazione e segue il trend del mercato dell’auto degli ultimi anni: da monovolume si trasforma in SUV dalla grande abitabilità, adatto alla famiglia e non solo. Restando nel segmento C, con il passo importante (2.738 mm) rispetto alla lunghezza complessiva (4,72 mt), mantiene l’idea di multispazio offrendo la possibilità di un ampio vano di carico ma anche di una terza fila di sedili per ospitare fino a sette posti. Affianca così il SUV-Coupé Arkana con motorizzazioni ibride, la Mégane Electric e l’elegante, raffinato e tecnologico SUV Austral, proseguendo la fruttuosa strategia “Renaulution” voluta dall’AD Luca De Meo che da due anni ha dichiarato di voler concentrare le forze dell’azienda su vetture che diano maggiori margini di redditività.

La Renault Espace dalla prima generazione offriva un abitacolo estremamente luminoso, merito di un’ampia superficie vetrata che, dal parabrezza al lunotto del portellone perfettamente verticale, passava per un deflettore fisso e tre “finestre” laterali per parte e circondava la vettura di vetri dalla linea di cintura fino al tetto. La nuova Espace, lunga 140 mm meno della serie precedente, offre ancora tanta luminosità, pur con superfici vetrate molto più discrete. Infatti, la luce entra in abitacolo attraverso il tetto panoramico più grande della categoria, un vetro di oltre un metro quadrato in cui lo speciale trattamento del materiale trasparente consente il totale filtraggio dei raggi UV e degli infrarossi senza l’impiego di un tendalino di copertura.

Oltre alla sensazione, lo spazio è realmente ampio: il bagagliaio con le due file abbattute a formare un uniforme piano di carico, supera i 1.800 litri (1.810 per la precisione), ma anche in configurazione cinque posti la modularità offerta dal divano della seconda fila che scorre orizzontalmente fa crescere il volume da 581 fino a 777 litri. Come tradizione tanti i vani porta oggetti rendono la vita a bordo più confortevole.

Quel che cambia radicalmente è l’aspetto esterno, in particolare il cofano motore che ora, seguendo gli stilemi da Sport Utility è alto, piatto e chiuso da una calandra verticale circondata da tecnologici fari full-LED che sembrano dei diamanti. La prestanza come l’aspetto solido e massiccio sono acuiti da pneumatici di grandi dimensioni e da parafanghi muscolosi. Il parabrezza è molto inclinato, mentre il lunotto è quasi verticale, chiuso da luci a LED uniti da una cornice luminosa che ravviva tutta la parte posteriore.

Meccanica e ciclistica, pur con dimensioni e passo differenti, sono quelle recentemente apprezzate sul SUV Austral: tecnologia full-hybrid E-TECH, con 200 CV complessivi scaricati a terra dal cambio multimode privo di frizione e sincronizzatori derivato dalla Formula 1. L’eccellente ciclistica si avvale dell’ultima versione del sistema a quattro ruote sterzanti di Renault 4CONTROL Advanced. La tecnologia consente di ridurre il raggio di sterzata in città e a velocità contenute, ma anche di migliorare la stabilità e la tenuta di strada alle alte velocità.

Nel corso della presentazione statica in anteprima abbiamo avuto modo di valutare la qualità dei materiali che compongono gli interni e di ritrovare l’efficiente e rassicurante tecnologia del sistema OpenR Link basato sulla piattaforma di Google da poco apprezzata su Austral. I due ampi schermi che disegnano una L rovesciata, uniti all’head-up display di ultima generazione, compongono l’interfaccia futuribile tra la vettura e il guidatore: una sorta di cockpit ad alta definizione composto da un cruscotto digitale TFT da 12,3 pollici seguito, al centro della plancia, dall’ampio schermo touch a sviluppo verticale con diagonale da 12” orientato verso il posto di guida.

Il passaggio da SUV a monovolume non snatura l’identità di Espace che, oltre a fornire ancora spazio in abitacolo, aggiunge quella vocazione “en plein air” tipica di questi veicoli. Con la luce a terra di 180 mm Espace può anche lasciare i nastri asfaltati per percorsi di fuoristrada leggero.

La gamma si articola su tre allestimenti: quello d’ingresso, Techno, già molto ricco; Esprit Alpine con interni sportivi e rivestimenti in Alcantara e, al top, la versione Iconic, con inserti in legno di frassino e rivestimenti in pelle traforata. Renault non ha ancora dichiarato prezzi e tempi di consegna ma la nuova Espace sarà presto ordinabile, nel corso di questa primavera.

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