PRIME ANTICIPAZIONI sulla MINI

in attesa del debutto si scoprono i nuovi motori del gruppo BMW.

01 Oct 2013 motorpad.it
PRIME ANTICIPAZIONI sulla MINI

il debutto della nuova generazione Mini è programmato per il prossimo 18 novembre a d Oxford, sede del marchio inglese. Una data non casuale, è infatti è il giorno della nascita, 107 anni fa, di Sir Alec Issigonis il tecnico che nel 1959 inventò la piccola inglese.

In attesa di vederla dal vivo, qualcosa dello stile è già stato svelato con la concept Vision, sono state anticipate le prime indicazioni tecniche riguardanti principalmente le motorizzazioni.

Sarà infatti la prima vettura del gruppo BMW ad utilizzare la nuova famiglia di motori a tre e quattro cilindri, basati sul concetto della cubatura singola di 500 cc, unità che ha equipaggiato i concept della BMW Concept Active Tourer allo scorso salone di Parigi e in versione ibrida la Active Tourer Outdoor.

Il tre cilindri è un 1.5 litri TwinPower Turbo con un a potenza di 134 Cv ed una coppia di 220 Nm che diventano 230 quando si attiva l’overboost, mentre il quattro cilindri è un 2.0, sempre TwinPower Tutrbo, da 190 Cv e 280 Nm di coppia (300 con l’overboost). Hanno l’iniezione diretta del carburante, il doppio Vanos, il sistema Valvetronic per le valvole e sono già rispondenti alle normative Euro6.

Queste saranno le prime motorizzazioni disponibili al lancio al quale logicamente si aggiungeranno in seguito altre versioni in particolare quelle che equipaggeranno le versioni Cooper S e John Cooper Works.

Ci sono novità anche nei diesel dove arriva anche in questo caso un tre cilindri di 1,5 litri da 116 CV e 270 Nm di coppia che riduce i consumi del 7%, secondo le dichiarazioni del costruttore.

 

Altra importante innovazione è nel pianale studiato per tutti i modelli a trazione anteriore e che dopo la Mini vedremo sulla Serie 1 (che abbandona quindi quella posteriore) e sulla monovolume Active Tourer.

 

Sul versante sicurezza la Mini proporrà il cofano attivo che si attiva sollevandosi automaticamente in caso di incidente con un pedone quando questo avviene ad una velocità compresa tra i 19 ed i 55 km/h, riducendo così i danni dell’impatto.

Inoltre, pur avendo aumentato le dimensioni è stato assicurato una riduzione del peso, aumentando al tempo stesso la rigidità torsionale.

 

 

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