Dieselgate e il bilancio annuale

Nubi all’orizzonte in casa VW, si prevedono zero dividendi per gli azionisti.

01 Apr 2016 motorpad.it
Dieselgate e il bilancio annuale

L’intero azionariato aspetta il 28 aprile con una certa apprensione: è infatti la data in cui il Gruppo Volkswagen presenterà il proprio bilancio annuale, durante il quale c’è il rischio concreto che la casa comunichi di non avere intenzione di distribuire dividendi, nel timore delle spese da affrontare per il dieselgate.
Si parla infatti di 34 miliardi di euro in multe, spese legali e richiami per il ripristino di circa 11 milioni di vetture.

La decisione sarebbe comunque “un gatto che si morde la coda”, visto che il maggiore azionista è il gruppo della famiglia Porsche-Piëch, con il 52,2% della proprietà. Ma anche la pubblica amministrazione locale si troverebbe con un bel buco da colmare in qualche modo, visto che il Land della Bassa Sassonia conta per il 20%.
Insomma, un passo indietro ben più che sostanziale rispetto ai 2,3 miliardi di euro elargiti nel 2015 sull’anno 2014.

Del resto, il ciclone dieselgate continua a spirare con forza proprio dove nacque, negli USA. È recente la decisione della Commissione Federale del Commercio statunitense (FTC) di perseguire la VW per pubblicità ingannevole.

La FTC contesta a Volkswagen di avere promosso i suoi modelli come “a basse emissioni, amichevoli con l’ambiente, rispettosi degli standard di emissioni e in grado di mantenere un alto valore residuo”. Ora che nessuna di questa caratteristiche risponde alla realtà, VW è alla resa dei conti.

Ma è soprattutto lo slogan “Clean Diesel” esposto a grandi caratteri nelle campagne pubblicitarie che ha funzionato come spoletta detonante. L’abbiamo detto all’inizio di questa brutta faccenda, che agli americani puoi far passare di tutto, ma non gli devi mentire. Hanno scoperto che il diesel di VW NON è “Clean”: questo basta e avanza.

E così in gennaio il Dipartimento di Giustizia ha deciso di perseguire VW per 46 miliardi di dollari, a cui sono seguite 500 cause civili di singoli e associazioni, nonché processi da parte di singoli Stati. C’è persino un ultimatum al 21 aprile per arrivare a un rimedio.

VW mantiene contatti con l’Agenzia per l’Ambiente, l’ente per la qualità dell’aria californiano e il Dipartimento di Giustizia per trovare un accordo. Le opzioni considerate sono numerose: dal riacquisto delle vetture, agli incentivi “cash” ai clienti, all’aggiornamento tecnico dei veicoli, fino alla costruzione di uno stabilimento per auto ecologiche, per dare lavoro a maestranze americane.

Viene da chiedersi se qualcosa di simile possa accadere anche da noi. È evidente a tutti che nella “Patria del diritto” ben poco si muove. Al momento le associazioni Altroconsumo e Codacons – solo per citarne due – cercano di muovere le acque.

Altroconsumo in particolare, contesta la soluzione proposta da VW, e ha diffidato Volkswagen Italia, non solo pretendendo di aggiornare le vetture con la modifica al software e l’aggiunta di un diffusore in plastica nell’impianto di alimentazione (cosa da poco, tutto sommato) proposti da VW, ma soprattutto sta organizzando una class action, a cui avrebbero già aderito più di 20.000 persone, allo scopo di ottenere un risarcimento di circa il 15% del prezzo di acquisto delle vettura.

Il Codacons, da parte sua, ha preparato una guida per aiutare l’utente a sporgere querela nei confronti di Volkswagen Italia, in modo da far valere i suoi diritti.

D’altro canto, l’associazione che ha organizzato il sito giustiziaperdieselgate.wordpress.com sostiene che in questo caso la class action non conviene all’esercizio dei diritti del singolo, sostenendo che un’azione penale del singolo utente porterebbe a risultati ben più concreti e sostanziosi in termini di risarcimento monetario.

Questo, aggiungiamo noi, al netto dei tempi biblici della Giustizia italiana, per cui, se tutto va bene i risarcimenti potrebbero arrivare quando in commercio ci sarà la Golf XIV generazione (oggi siamo alla settima serie…).

Campa cavallo… 

Torna indietro
Tags

notizie correlate:

Dacia fidelizza i propri clienti
Motori e dintorni

Dacia fidelizza i propri clienti

07 Dec 2023 Roberto Tagliabue

Abbiamo partecipato alla quinta sessione di Dacia Talk, momenti di confronto tra Dacia e i giornalisti, che si è svolta a Frascati sui colli romani la settimana scorsa. Tre...

Continua