Mercato auto Europa -24,4% a giugno

16 Jul 2020 Paolo Pirovano
Mercato auto Europa -24,4% a giugno

Continua l’andamento negativo del mercato auto in Europa, che secondo i dati diffusi dall’ACEA, l’Associazione dei costruttori europei, ha visto immatricolare in giugno 1.131.843 vetture, 360.000 in meno delle 1.491.465 immatricolate nello stesso mese 2019.

All’interno dell’Unione Europea e considerando anche l’area EFTA e la Gran Bretagna il dato di giugno segna un -24,1% con flessioni a doppia cifra in tutti i paesi ad eccezione della Francia che è in positivo +1,2%, sostenuta da un consistente piano di incentivazione. Analizzando le singole nazioni troviamo a giugno valori negativi dovunque e i 5 Major Markets riportano cali consistenti con la Germania  a -32,3%, Regno Unito -34,9% e Spagna -36,7%, e un bilancio leggermente meno pesante per l’Italia, in calo del 23,1%.

“Tale scenario – afferma Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE - può essere mitigato solo attraverso piani immediati e concreti di sostegno al settore nei vari Paesi. Il rilancio del mercato necessita di misure strutturali a 360°, che incidano sulla domanda, sull’offerta e sulle infrastrutture. In Francia un importante programma da 8 miliardi di euro lanciato a giugno ha già dato concreti frutti, vista l’inversione di tendenza nel mese. Anche la Germania ha appena introdotto un piano di sostegno da 4,5 miliardi di euro, mentre la Spagna ha annunciato un piano molto estensivo da 3,75 miliardi, che dovrebbe essere avviato quanto prima. In Italia salutiamo con favore la definitiva approvazione, oggi al Senato, della conversione in Legge del DL Rilancio, ed auspichiamo un congruo rifinanziamento del fondo per gli incentivi, estesi ad una terza fascia di emissioni, per consentirne l’operatività fino a fine anno come previsto”.

L’ACEA ha rivisto al ribasso le sue stime per il 2020, portandole a 9,6 milioni di immatricolazioni in Europa, con un crollo del 25% e una perdita di oltre 3 milioni di vetture rispetto al 2019, un livello toccato nel 2013. Il 1° semestre così si chiude con una perdita di oltre 3,3 milioni di vetture, in calo del 39,5% (5.101.669 unità contro 8.427.639). I cali vanno dal -21,4% della Finlandia al -54,4% della Croazia ma nei mercati più importanti, quelli che fanno circa il 70% delle vendite continentali le perdite sono particolarmente consistenti. La Germania si ferma a -34,5% con 1.210.622 unità, la Gran Bretagna -48,5% con 653.502 veicoli, la Francia 715.798 vetture  pari a -38,6% e la Spagna 339.853 auto che corrispondono ad un – 50,9%. In Italia la situazione non è molto differente con  583.960 unità ed un -46,1%.

“Per quanto riguarda in particolare l’Italia – fa notare Gian Primo Quagliano presidente del Centro Studi Promotor - il terreno da recuperare è ancora moltissimo. La lacuna è stata colmata da un emendamento presentato dall’On. Gianluca Benamati, e condiviso da maggioranza ed opposizioni, che prevede incentivi anche per le vetture Euro 6 particolarmente virtuose sul piano delle emissioni”. Questo provvedimento entrerà però in vigore soltanto dal 1° agosto.

Il comparto automotive rappresenta un asset fondamentale per l’economia europea, in termini occupazionali, di contributo al Pil e di gettito fiscale e sta affrontando una delle più gravi crisi economiche e che rischia di avere pesanti conseguenze a livello occupazionale nei prossimi mesi.

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