Mercato auto in Italia: a marzo boom di consegne +40,8%

04 Apr 2023 Paolo Pirovano
Mercato auto in Italia: a marzo boom di consegne +40,8%

Le vendite di auto di marzo segnano un risultato davvero sorprendente con 168.294 auto immatricolate che segnano una crescita del 40,8%. Questi numeri sono dovuti a due fattori dove il primo è il confronto con il 2022 che scontava un momento particolarmente negativo dovuto allo rallentamento per la mancata partenza degli incentivi. Marzo dello scorso anno aveva chiuso con una perdita del 30% rispetto al 2021 fermandosi a solo 119.548 unità. Il secondo, invece, è legato alla disponibilità di prodotto e il settore sta andando verso la soluzione dei problemi causati negli ultimi anni dalla carenza dei microchip e degli altri componenti che hanno prodotto un immediato effetto sulle consegne.

Questo andamento porta la crescita del primo trimestre al 26,2% con 427.019 immatricolazioni rispetto alle 338.316 del gennaio-marzo 2022 (-20,6% sulle 538.060 del primo trimestre 2019).

Analizzando la composizione del mercato vediamo che tra le alimentazioni, il motore a benzina sale al 28,4% di quota (+1,1 p.p., al 27,1% nel trimestre), mentre il diesel retrocede al 20,3% di quota (-0,7 p.p., al 19,6% in gennaio/marzo).

Le auto elettriche recuperano qualcosa e salgono al 4,8% di quota nel mese (3,8% nel trimestre), mentre le plug-in si portano al 4,3% (4,4% nel trimestre). Nel complesso le auto ECV, quelle che richiedono una ricarica, rappresentano in marzo il 9,1% del mercato. Le vetture ibride salgono al 34,5% delle preferenze (+1,9 p.p. e al 35,8% in gennaio-marzo), con un 9,4% per le “full” hybrid e 25,1% per le “mild” hybrid. Continua quindi a diventare sempre più ampio il gap che separa il mercato italiano  dagli altri Major Markets europei in termini di diffusione di auto con la spina.

Tra le alimentazioni alternative, il Gpl scende al 7,6% di share in marzo (al 9,2% nel primo trimestre) mentre il metano è l’ unica motorizzazione in flessione e si ferma appena allo 0,1% di quota (0,2% in gennaio-marzo).

La nuova segmentazione per tipologia di vetture vede in marzo le berline dei segmenti A e B scendere in quota, rispettivamente al 9,6% e 19,9%, mentre recuperano i Suv del segmento A, all’1,3% (+0,4 p.p.) e perdono mezzo punto quelli del segmento B al 26,1%.

Fra le medie (seg. C), i Suv salgono al 23,1% di rappresentatività (+5,7 p.p.), le berline rimangono abbastanza stabili al 5,2%. In buona crescita i SUV del segmento D, al 5,4% di quota (+0,7 p.p.), recuperano anche le berline (all’1,2% del totale). Nell’alto di gamma i Suv coprono il 2,1% del mercato e le berline lo 0,2%; infine le station wagon rappresentano il 3,3% del totale, gli MPV l’1,9% e le sportive lo 0,8%.

Con l’ultima ratifica del Consiglio Europeo sul divieto di vendita di auto nuove con motori endotermici dal 2035, tranne quelle alimentate a carburanti sintetici (e-fuels), Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione che rappresenta in Italia le Case automobilistiche estere, auspica che sia concluso il clima di confusione che ha accompagnato il dibattito su questo tema.

“Sulla transizione energetica del settore – afferma Crisci – pensiamo che ci sia bisogno di chiarezza e che ritardi, indecisioni e messaggi allarmistici non aiutino gli investimenti delle imprese e i consumatori a fare le loro scelte nel percorso avviato. La riduzione delle emissioni è una precisa indicazione europea e la transizione energetica è un dovere sociale, oltre che una imperdibile opportunità economica verso un grande progresso tecnologico sostenibile”.

Secondo Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto “Per valorizzare le risorse pluriennali già stanziate lo scorso anno con il fondo automotive, risulta sempre più evidente l’opportunità di rivedere il funzionamento degli attuali incentivi per i veicoli non inquinanti fino a 135 g/Km di CO2, così da imprimere un rilancio agli acquisti da parte delle persone giuridiche – i soggetti che favoriscono il ritmo di ringiovanimento del parco auto – ed esplicando al contempo effetti benefici anche sul mercato dell’usato, con l’accrescimento, in tempi brevi, delle possibilità di accesso dei consumatori a veicoli più performanti dal punto di vista ambientale”.

Negli ultimi tre giorni di marzo è stato immatricolato il 33% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato l’8,8% dei volumi di vendita mensili, con una crescita del +38,5% sul pari mese 2022.

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