Mercato auto Italia, apre in negativo il 2021

02 Feb 2021 Paolo Pirovano
Mercato auto Italia, apre in negativo il 2021

Erano molto attesi i primi dati sulle vendite di gennaio e l’anno si è aperto con una flessione in doppia cifra, -14% che corrisponde a 134.001 immatricolazioni contro le 155.867 del gennaio 2020. Non basta a giustificare il calo i due giorni lavorativi in meno nel 2021 e a pesare sono state sicuramente le limitazioni nelle zone più colpite dall’emergenza da Covid-19 e l’apertura tardiva del portale per la richiesta degli incentivi.

Il calo sarebbe stato certamente ancora più pesante in assenza del pacchetto di incentivi previsto dall’emendamento bipartisan alla Legge di Bilancio, che ha prorogato di fatto quanto approvato a luglio nel corso dell'iter di conversione in Legge del DL Rilancio. Gli incentivi, infatti, stanno sostenendo le vendite soprattutto nella fascia compresa tra i 61 ed i 135 gr/km, aiutando a svecchiare il parco circolante e le richieste alla rottamazione rischiano di esaurire in poco tempo i fondi messi a disposizione.

“In questo scenario la nostra stima per il mercato delle autovetture nel 2021 è di 1.550.000 immatricolazioni, che indica un andamento positivo del +12% rispetto all’annus horribilis appena chiuso, ma che va letta in relazione al trend pre pandemia: parliamo ancora di un pesante calo del 19% rispetto ai livelli 2019 e non è certamente una stima prudenziale”, afferma Michele Crisci, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere.

Analizzando la struttura del mercato, emerge una tenuta dei privati che, con 91.600 vetture immatricolate (-0,7%), crescono di oltre 9 punti di quota, sfiorando il 68% di rappresentatività sul totale, grazie al sostegno dei nuovi incentivi introdotti con la Legge di Bilancio.

Per quanto riguarda le alimentazioni, tutte quelle tradizionali sono in perdita con il benzina al 36% di quota, il diesel al 26,9% e il metano al 2%, mentre il GPL rimane stabile al 6,1% del totale.

Prosegue il boom delle vetture elettrificate, in particolare ibride e plug-in con le prime che arrivano al 24,3% a e le seconde al 2,8%. Le vetture elettriche crescono del 28,2% all’1,9% di rappresentatività, dall’1,2% del gennaio 2020.

In positivo la situazione sulle emissioni di CO2 che scendono del 6,6%, calcolate sui valori WLTP, che passano dal 137,7 g/km del gennaio 2020 ai 128,6 g/km attuali.

L’analisi delle immatricolazioni per fascia di CO2 evidenzia un incremento a doppia cifra per le fasce incentivate fino a 135 g/km, una flessione del 47% per la fascia da 136 a 190 e per quelle oltre 190 g/km penalizzate dall’Ecomalus.

Male anche il mercato dell’usato che segna in gennaio una flessione del 23,5% con 259.244 passaggi di proprietà al lordo delle minivolture, rispetto ai 338.754 del primo mese del 2020.

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