Mercato auto Italia: si chiude il semestre a +23%

04 Jul 2023 Paolo Pirovano
Mercato auto Italia: si chiude il semestre a +23%

Si chiude il semestre di vendita auto con ancora un dato positivo ed uno che necessariamente porta a qualche riflessione. I numeri indicano che a giugno sono state immatricolate 138.927 autovetture con un incremento del 9,19% sullo stesso mese del 2022. Questo il dato positivo, ma allo stesso tempo è anche deludente perché la crescita segna un rallentamento rispetto ai mesi precedenti dove sono state registrate otto crescite a due cifre con un 40,78% in marzo e un 29,21% in aprile.

Quindi l’interrogativo serve per capire se la festa per l’automobile sia già finita o se il rallentamento sia solo un incidente di percorso. Vedremo cosa succede nei prossimi mesi per avere una visione più chiara.

I dati relativi al semestre segnano 841.343 immatricolazioni, con un aumento del 23,0%, 157.000 auto in più rispetto alle 684.262 del primo semestre 2022, ma con ben 242.000 vetture in meno e una flessione del 22,3% rispetto allo stesso semestre 2019 (ultimo anno pre-pandemia) .

All’interno di questi risultati va rilevata la piccola ripresa della quota delle vetture ECV salite al 9,8% del mercato, dove le elettriche BEV salgono al 4,4% (3,9% nei sei mesi) e le plug-in al 5,4% (4,7% nel 1° semestre). Continuando ad analizzare le alimentazioni, le vetture ibride rappresentano il 34,8% delle preferenze (35,3% nel cumulato), con un 9,8% per le “full” hybrid e 25,0% per le “mild” hybrid. Tra le alimentazioni, il motore a benzina scende di 0,6 punti, al 28,5% delle preferenze in giugno (27,9% nel cumulato, +0,3 p.p.), il diesel in contrazione perde 2,3 punti nel mese, al 18,5% di quota (19,4% nei 6 mesi, -1,2 p.p.). Il Gpl si porta all’8,5% (8,8% nel semestre) e il metano si ferma allo 0,1% nel mese e nel cumulato.

“Siamo sempre lontani dagli obiettivi della transizione energetica, ma si può ancora recuperare il ritardo accumulato e accelerare il processo di decarbonizzazione intervendo finalmente sul fronte aperto della fiscalità delle auto aziendali per uso promiscuo, sulle storture dello schema 2022-24 degli incentivi per le auto a basse emissioni, sull’intensificazione e massima diffusione delle infrastrutture di ricarica”, dichiara il Presidente dell’UNRAE Michele Crisci.

L’analisi della nuova segmentazione mostra in giugno un forte ridimensionamento di quota delle berline del segmento A, al 9,3%, e una riduzione dei SUV dello stesso segmento (all’1,6%).

Perde anche la share delle berline del segmento B, mentre recuperano qualche decimale i SUV dello stesso segmento, rispettivamente al 18,5% e 28,2% del totale. Fra le medie del segmento C sono stabili le berline al 5,4%, mentre recuperano oltre 4 punti i SUV al 21,5%. Nel segmento D crescono sia le berline sia i SUV (rispettivamente all’1,4% e 5,8% del totale); nell’alto di gamma sono stabili le berline (0,2%), recuperano leggermente i SUV (2,0%). Infine le station wagon rappresentano il 3,6% del totale, gli MPV l’1,8% e le sportive lo 0,8%.

La posizione sul mercato di Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto puntualizza alcune situazioni: “ Continua la tendenza positiva del mercato nel suo complesso grazie al confronto con i debolissimi risultati del 2022 ma assistiamo con una certa preoccupazione ad una raccolta ordini in discesa. Inoltre, la transizione verso la neutralità climatica, complice la persistente inflazione e l’aumento sostenuto del costo del denaro, procede con scarso dinamismo e cresce l’attesa per il piano nazionale dell’automotive preannunciato dal Ministro delle imprese e del Made in Italy”.

Sul fronte degli incentivi per le vetture elettriche restano 149 milioni di euro a fronte di uno stanziamento annuo di 190 milioni, mentre è ancora di 215,2 milioni il fondo per le ibride plug-in contro i 235 milioni iniziali. Rimane sempre irrisolto il problema della sostituzione del parco circolante che conta circa 10 milioni di autovetture ante Euro 4.

Torna indietro
Tags

notizie correlate:

Dacia Duster più moderno che mai
Secondo noi

Dacia Duster più moderno che mai

25 Apr 2024 Andrea Nicoli

Sono passati 14 anni, tre generazioni e due restyling, dal giorno del suo debutto. In quasi tre lustri la Dacia Duster è cresciuta sotto tutti i punti di vista, mantenendo...

Continua