Mercato auto luglio 23, dodicesimo mese in positivo ma...

02 Aug 2023 Paolo Pirovano
Mercato auto luglio 23, dodicesimo mese in positivo ma...

Il dato positivo registrato a luglio segna il dodicesimo incremento consecutivo per le vendite di auto in Italia. Il settimo mese del 2023 chiude con un aumento dell’8,8% con 119.207 immatricolazioni contro le 109.611 dello scorso anno.

Si rileva però, un tasso di crescita in rallentamento e nei 7 mesi il dato mostra 960.765 autovetture immatricolate, in crescita del 21% rispetto alle 793.873 di gennaio-luglio 2022, ma con 276.000 unità in meno in confronto allo stesso periodo 2019 (-22,3%).

Le indicazioni vedono un secondo semestre con un rallentamento della crescita anche perché lo stesso periodo 2022 fu caratterizzato da una progressiva e sostenuta accelerazione.

Secondo le stime dell’UNRAE il 2023 dovrebbe chiudere con 1,5 milioni di immatricolazioni, una crescita del 13,9%  ma ancora un gap del 21,7% rispetto al 2019.

“È urgente – afferma Crisci Presidente di UNRAE - una rapida convocazione dell’atteso Tavolo Automotive, che garantisca un confronto autentico, e non a posteriori, con tutti gli attori della filiera, non ultima l’UNRAE che rappresenta i 2/3 del mercato domestico e assorbe una quota estremamente considerevole della componentistica italiana” .

Tra i risultati torna di nuovo a scendere la quota percentuale di auto ECV, con le elettriche al 3,4% e le ibride plug-in al 4,4%, per una quota complessiva del 7,8% (era il 9,8% a giugno). Rimanendo tra le alimentazioni, il motore a benzina perde 1,2 punti, fermandosi al 28,6% di quota (28% nel cumulato), il diesel scende al 18% delle immatricolazioni (-2,7 p.p. e al 19,2% nei 7 mesi). In buona crescita il Gpl che si porta al 9,8% di quota (+1,9 p.p., all’8,9% in gennaio-luglio), mentre il metano si ferma allo 0,1% sia nel mese sia nel cumulato. Rimane alta la preferenza del mercato per le auto ibride che salgono al 35,7% nel mese e al 35,3% nel cumulato (rispettivamente +2,6 e +2,2 p.p.), con un 7,6% per le “full” hybrid e 28,1% per le “mild” hybrid.

Nell’analisi per canale di vendita, i privati segnano +8,7% (quota di mercato al 57%), mentre su base annua l’incremento è del +9,8% con una rappresentatività al 54,5% dal 60% del periodo gennaio-luglio 2022. Le immatricolazioni a società registrano una variazione del +31,9%, incidendo per il 16,5% sui volumi mensili (quota annua al 13,7%). Infine, il noleggio registra una flessione del -2,3% con una quota nel mese a 26,5% e da inizio anno al 31,8%.

Per Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto, “Il mese appena trascorso ha chiuso con una crescita rallentata come accaduto a giugno, segno che la raccolta ordini sta via via decrementando, in parte perché siamo nel periodo estivo, in parte perché l’anticipazione da parte del Governo di una rimodulazione dell’Ecobonus crea il c.d. effetto attesa che incide sensibilmente sulla propensione degli acquisti correnti, e in parte perché gli acquirenti privati continuano a vedere pesantemente eroso il loro potere d’acquisto a causa dell’inflazione che si posiziona su livelli ancora piuttosto elevati”.

Di fatto, le decisioni di acquisto impegnative da un punto di vista economico, vengono rinviate a periodi in cui le condizioni saranno ritenute più favorevoli.

Negli ultimi tre giorni di luglio è stato immatricolato il 37,6% del totale mercato, mentre le auto-immatricolazioni di case e concessionari (incluso l’uso noleggio), secondo le elaborazioni sui dati Dataforce, hanno rappresentato l’11,9% dei volumi di vendita mensili, con un consistente incremento del +50,3% sull’analogo mese 2022.

Secondo Gian Primo Quagliano, - presidente del Centro Studi Promotor – “Il mercato automobilistico italiano è ancora molto lontano dal ritorno alla normalità e occorre quindi una politica incisiva di rilancio delle vendite condotta a livello di Governi (in Italia e in Europa) e condotta anche dalle case automobilistiche attualmente dominanti sul mercato europeo che devono decidere se offrire soluzioni a tutti gli utilizzatori di automobili o se concentrarsi sulla produzione di auto elettriche e di auto di élite lasciando una parte importante della domanda a costruttori nuovi o relativamente nuovi sul mercato europeo”.  

Torna indietro
Tags

notizie correlate:

Dacia Duster più moderno che mai
Secondo noi

Dacia Duster più moderno che mai

25 Apr 2024 Andrea Nicoli

Sono passati 14 anni, tre generazioni e due restyling, dal giorno del suo debutto. In quasi tre lustri la Dacia Duster è cresciuta sotto tutti i punti di vista, mantenendo...

Continua
Touring test della nuova Suzuki Swace
Motori e dintorni

Touring test della nuova Suzuki Swace

04 Apr 2024 Mariano Da Ronch

A due anni dal suo ingresso sul mercato italiano, all’inizio dello scorso anno è arrivato per Swace Hybrid, sorella della Toyota Corolla Touring Sports, il momento di un...

Continua