Viaggio di classe a bordo della Maserati Ghibli GT Hybrid

05 Sep 2022 Mariano Da Ronch
Viaggio di classe a bordo della Maserati Ghibli GT Hybrid

Non c’è dubbio che il tridente di Maserati evochi emozioni legate non solo alle prestazioni, ma al lusso discreto e alla cura attenta nella realizzazione di ogni particolare. Niente di meglio che toccare con mano queste affermazioni a bordo della Maserati Ghibli GT model year 2022, partendo da Milano e raggiungendo alcune mete significative dell’Austria felix come Bad Gastein e Salisburgo. Poco più di millecinquecento chilometri tra autostrade, strade statali e sinuosi percorsi alpini, per farsi un’idea di questa berlina di classe superiore, dotata di un 2.0 litri mild hybrid, in grado di offrire una potenza di 330 CV con una coppia pari a 450 Nm e permette di raggiungere i 100 km/orari in 5”7 e di toccare i 255 km/h. Nata per aggiungere prestazioni e ridurre i consumi, rappresenta l’idea di Maserati delle motorizzazioni ibride e monta il primo motore di questo tipo nella storia del marchio, prendendolo a prestito da Alfa Romeo e rendendolo più vispo con una cinquantina di cavalli in più. Il suo design continua ad essere prestigioso, fluido e distintivo, riconoscibile come quello di una gran turismo italiana senza tempo.

Come prima tappa raggiungiamo Bad Gastein, principale stazione idrotermale dell’Austria e vigilata dalle cime austere degli Alti Tauri, che ne fanno anche una famosa e attrezzata destinazione di sport invernali, caratterizzata da una scenografica cascata attraversata da un ponte e situata in pieno centro. Bad Gastein è nota anche per le auguste frequentazioni a cavallo tra fine ‘800 e primi del ‘900, tra le quali si segnalano quelle dell’imperatore Francesco Giuseppe, della di lui consorte Sissi e dell’amico Guglielmo, kaiser di Germania e re di Prussia, al quale si deve la più famosa e agevole passeggiata in mezzo ai boschi della cittadina, a lui dedicata. A poca distanza si trovano anche le miniere d’oro ormai abbandonate e utilizzate per percorsi salutari all’interno delle gallerie per fruire dei benefici del gas radon.

Al volante della Ghibli GT, dopo il piacevole borbottio dello scarico all’accensione, è la prodigiosa silenziosità di marcia che conquista, a tutto vantaggio del comfort di bordo. Certo, qualche nostalgico purista si dispiacerà dell’assenza del classico rombo, ma basta arrivare su qualche misto veloce sulle statali o affrontare i primi tornanti alpini per ricredersi: la guidabilità è quella di una sportiva di razza. La vettura ibrida pesa meno della corrispondente dotata di motore sei cilindri, ma soprattutto ha una migliore distribuzione dei pesi, grazie al fatto che il motore è anteriore e la batteria collocata nella zona posteriore, rendendola ancora più maneggevole e divertente da guidare.

Raggiungere Salisburgo da Bad Gastein e quasi un attimo, se scegliessimo l’autostrada; ma preferiamo guidare e privilegiamo la statale per arrivare a questa incantevole città d’arte, sulle rive della Salzach e sovrastata dal Monchsberg, coronato dal possente castello Hoensaltzburg, a due passi dal confine bavarese. Città natale di Mozart e sede del prestigioso festival musicale che si tiene ad agosto, Salisburgo nel suo affascinante centro storico conserva un’atmosfera cinque-settecentesca elegante, ricca di edificazioni monumentali di impronta italiana e dovuta alle realizzazioni dei vescovi principi, grazie alle ingenti risorse economiche dovute alle locali miniere di sale che diedero il nome alla città.

ll punto estetico di Ghibli è il paraurti anteriore, che presenta un’ampia calandra “a muso di squalo”. Il design della Ghibli è funzionale anche alla massima ottimizzazione dell’efficienza aerodinamica, con un coefficiente di 0,29, migliorato del 7% rispetto al valore di 0,31 del modello originale. Maneggevole e sincera, la Ghibli GT Hybrid offre un notevole contenimento delle emissioni di C02 e un risparmio nei consumi di più del 20%, rendendo alla portata di tutti raggiungere e superare percorrenze di dieci km/litro. Insomma, siamo soddisfatti. La Ghibli GT Hybrid è un bell’oggetto, non troppo chiassoso di linea ma determinato, che convince nella guida regalando piacevoli sensazioni al conducente, con basse emissioni e bassi consumi, che oggi potrebbero rappresentare un motivo in più per l’automobilista più attento, con in più un motore entro i due litri di cilindrata, che per qualche commercialista potrebbe essere determinante per consigliarne l’acquisto. Nemmeno così esoso per il prodotto che è: la versione base, già completa, parte da 64.000 euro, ma che può arrivare, se scegliete di avere la mano pesante con gli accessori come nel caso della nostra vettura oggetto di questo touring test, alla non banale cifra di 96.310 euro.

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