Cinque novità Daihatsu che non vedremo in Italia

Uscita di scena in Europa Daihatsu è sempre attivissima in patria e sempre molto caratterizzata nei modelli che propone nell’ambito delle minicar, alcune delle quali troverebbero sicuramente buona accoglienza anche sul nostro mercato.
Le novità di questo Salone partono con la DN Compagno che anticipa una berlina a 4 porte dalla linea filante in misure come sempre contenute che riprende un nome di un modello della marca in produzione negli anni ’60 a suo tempo disegnato da Vignale e molto popolare in Giappone. Una lunga scalfatura laterale collega i gruppi ottici anteriori a quelli posteriori, sottolineando, con il tetto da coupé la fluidità della linea.
Alla domanda di spazio anche per modelli di piccolo ingombro Daihatsu risponde poi con due proposte. La prima è la U-Space squadrata nel disegno di carrozzeria, con pianale molto basso e portiere scorrevoli studiata per il trasporto di persone con problemi di movimento alle quali offrire anche assistenza medica in viaggio disponendo perfino di uno schermo per la lettura di radiografie. Classico,per il mercato giapponese, il motore di 660 cc.
La seconda, DN Trec, prototipo molto avanzato di una crossover compatta a 5 posti pronta a passare in produzione con minime modifiche di dettaglio pensa invece alla famiglia da accogliere nello spazioso abitacolo di un piacevole mini-crossover con motori 1.000 cc turbo o, in alternativa, un 1.200 cc ibrido.
Amplia infine il concetto di monovolume per famiglia questa volta più numerosa, o piccoli gruppi la DN Multisix che, come indica chiaramente il nome, accoglie fino a sei persone su tre file di sedili in un ambiente particolarmente curato e orientato al confort ed all’eleganza. La linea non rinuncia a qualche intonazione sportiva come nello spoiler aerodinamico posteriore e le protezioni anteriori e posteriori. Il motore è un 1.500 cc a benzina.
Sempre nell’ottica di offrire molta fruibilità interna Daihatsu mette in mostra infine la DN Pro Cargo ad alimentazione elettrica che si vuole pensata per le persone anziane e l’utenza femminile. Riprende concetti che la marca aveva già sviluppato con la Midget del 1957. La linea riduce al minimo lo sbalzo anteriore della carrozzeria sviluppata in altezza su linee molto semplici e con accesso, uscita e carico facilitati da ampie e alte anche da dietro