BMW iX: la nuova ammiraglia elettrica della Casa bavarese

19 Nov 2021 Roberto Tagliabue
BMW iX: la nuova ammiraglia elettrica della Casa bavarese

La gamma elettrica di BMW si arricchisce con l’arrivo della nuova ammiraglia nata dallo sviluppo degli stilemi avveniristici della concept BMW Vision iNext presentata nel 2018. Allora sembrava fin troppo futuristica, così ambiziosamente lontana dalla possibilità di diventare una vettura di serie, invece oggi è un realtà a listino e si chiama BMW iX.

I legami con le sorelle bavaresi si fermano alla lunghezza, quella della X5, e all’altezza, quella della X6, il resto è molto diverso, a partire dalla calandra che, con i due enormi reni a sviluppo verticale, estremizza il nuovo corso stilistico avviato con la Serie 4. È un SAV, cioè uno Sport Activity Vehicle, termine coniato da BMW per i propri SUV dal piglio marcatamente sportivo a partire dalla prima X6 del 2007, caratterizzato più da linee rette che da sinuose curve, con fiancate alte e tratti distintivi più che moderni, enfatizzati da fari molto sottili. Nella vista laterale spicca l’unica cromatura che corre lungo tutta la linea di cintura che si alza col terzo vetro per proseguire fino al termine del montante posteriore. L’impatto visivo è imponente ma l’aerodinamica è particolarmente efficiente con un Cx di 0,25.

L’altra vera rivoluzione è negli interni. A cominciare dal volante esagonale per passare alla plancia in cui spicca solo il grande “BMW Curved Display”. La percezione, da quando si aprono le portiere, è di elegante essenzialità: non manca nulla, o quasi, ma tutto è curato per fornire il massimo del comfort e dell’eleganza con la precisa volontà di contenere al massimo il peso di ogni componente. Non solo negli interni ma anche nella scocca, la scelta dei materiali è rivolta principalmente al recupero, come l’allumino secondario o la plastica riciclata rinforzata con fibra di carbonio, lasciata a vista negli interni porta e portellone.

Sono due i modelli di BMW iX che arrivano sul mercato italiano, entrambi a trazione integrale: iX xDrive40 e iX xDrive50. Con potenze, prestazioni e autonomie differenti, saranno seguite dalla versione M, sinonimo della massima sportività, iX M60. La trazione integrale è realizzata da due motori elettrici collocati nei due assi: anteriore e posteriore, con ripartizione della coppia gestita unicamente dall’elettronica, non c’è alcun collegamento meccanico tra anteriore e posteriore così tutto il fondo della vettura può essere interamente occupato dalle batterie.

La iX porta in dote la quinta generazione elettrica eDrive, in cui i singoli motori sono contenuti in un unico blocco che comprende anche l’elettronica di potenza, l’ingranaggio di trasmissione e il differenziale, per contenere il più possibile pesi e ingombri. Con motori di diverse potenze anche tra anteriore e posteriore la BMW iX xDrive40 sviluppa una potenza complessiva di 240 kW/326 CV e 630 Nm, mentre la BMW iX xDrive50 385 kW/523 CV e ben 765 Nm. Equipaggiate con due batterie differenti 76,6 kWh la 40 e 111,5 kWh la 50, hanno rispettivamente autonomia dichiarata secondo il ciclo WLTP di 425 e 630 km.

Come ammiraglia, BMW iX porta al debutto il nuovo BMW Operating System 8 implementato su una rete di computer molto più veloci ed efficienti. Migliora così l’interazione uomo macchina sia con i comandi vocali sia con il nuovo Courved Display che, come si accennava all’inizio, comprende il cruscotto da 12,3 pollici, seguito senza interruzione dal display centrale da 14,9” incurvato verso il guidatore. Il nuovo sistema operativo è in costante evoluzione, potendo essere aggiornato in automatico come avviene con tablet e smartphone.

Sempre legata all’OS8 c’è la più aggiornata gamma di ADAS che la tecnologia e le leggi europee oggi possono consentire, cioè fino al Livello 2 di guida autonoma. Gli interventi sono discreti e mai invasivi o disorientanti e la sicurezza è elevatissima, in ogni condizione.

Per farci provare la nuova SAV 100% elettrica BMW Italia ha disegnato un tragitto che da Milano conduce a Champloluc per poi ritornare a Milano con l’intento di riprodurre il tipico utilizzo di un fine settimana, a bordo della iX xDrive50. Allungando il percorso di una sessantina di chilometri, siamo passati all’andata da Aosta per utilizzare una colonnina di ricarica veloce in corrente continua.

Abbiamo così percorso quasi 500 km, tra autostrada e strade di montagna in salita e discesa, avendo modo di verificare anche l’efficiente attestazione alle colonnine di ricarica veloce in corrente continua che, in meno di trenta minuti, ci ha portato le batterie all’85% della capacità massima. Carica più che sufficiente per percorrere la salita fino a 1500 metri di quota e ridiscendere poi fino a Milano il giorno successivo con ancora oltre 150 km nelle batterie.

A bordo si ha subito la percezione della quantità di tecnologia, non tanto e non solo per l’apertura della porta con lo smartphone, ma per il perfetto equilibrio tra la ricchezza di informazioni che cruscotto, head-up display e schermo centrale possono fornire, senza mai essere eccessive e complesse da interpretare fino a distrarre dalla guida.

L’altra sensazione è di grande razionalizzazione e pulizia, non solo di pulsanti e comandi, ma di tutto l’arredo degli interni fino allo spessore stesso dei sedili, che sembrano meno opulenti senza perdere in comodità e sportività. L’attenzione quasi maniacale nell’eliminare tutto ciò che non è strettamente necessario ha privato la BMW iX anche delle maniglie nell’abitacolo, dove spicca lo spazio per le gambe sul divano posteriore, merito non solo dei sedili sottili ma soprattutto del 3 metri di passo.

Alla guida domina il silenzio, malgrado gli pneumatici invernali non siano i più silenziosi la sensazione di assenza di rumore e vibrazioni è quasi disorientante. Soprattutto occorre tenere sempre sott’occhio il tachimetro, perché a 100 km/h la vettura sembra quasi ferma e rispettare i limiti è veramente impegnativo.

Esaltante provare la modalità Sport che trasforma la iX in una supercar. Cambiano i colori e si aggiunge anche un rombo, artificiale, discreto ma consono alle prestazioni: l’accelerazione diventa bruciante e in un batter d’occhio la strada diventa sempre più stretta. Bastano 4,6 secondi per portare a 100 km/h le oltre 2,5 tonnellate di peso. Il prezzo da pagare nella modalità Sport è vedere scendere con rapidità l’autonomia, inevitabile.

Particolarmente efficace ed efficiente il sistema di recupero dell’energia in frenata. Il funzionamento è estremamente fluido e, anche nella modalità Brake in cui si guida con un solo pedale, il rallentamento è deciso ma mai brusco.

Molto sofisticato il sistema di controllo della trazione. La costante evoluzione dell’elettronica che monitora il comportamento di ogni singola ruota ed elabora i dati provenienti da tutti i sensori, consente di misurare con frequenza maggiore lo stato di ogni ruota e, al contempo, ridurre puntualmente la potenza solo dove e quando serve.

La guida sulle strade di montagna è appagante. Anche nella modalità normale, senza scomodare le assetate performance in Sport, il divertimento è assicurato a ogni curva: le quattro ruote sterzanti, di serie nella BMW iX xDrive50, fanno voltare i cinque metri di vettura con grande disinvoltura strappando più di qualche sorriso non solo nei tornanti. In discesa l’efficienza del sistema di recupero fa costantemente crescere l’autonomia.

Un po’ come gli interni, anche il listino risulta semplificato rispetto allo standard tedesco: la iX xDrive40 parte da 84.000 euro, mentre l’iX xDrive50 parte da 103.000 euro. 3.100 euro in più il costo del pacchetto sportivo per entrambe le versioni. Anche la lista degli optional, anche per la ricchezza delle dotazioni standard, risulta semplificata.

La transizione energetica sta facendo grandi passi, troppo veloci rispetto alla possibilità reale di adeguamento dell’infrastruttura. Sappiamo bene quanto siamo lontani da quel punto di vista, in Italia in particolare. Però BMW è già pronta e in costante evoluzione: l’anno prossimo arriverà una flotta, ancora sperimentale, di X5 a idrogeno, altro vettore alternativo per affrontare le sfide del futuro.

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