Hyundai Kona Electric, più grande e più tecnologica

26 Oct 2023 Andrea Nicoli
Hyundai Kona Electric, più grande e più tecnologica

Hyundai presenta la seconda generazione di Kona, decisamente evoluta nelle forme e nelle dimensioni, che si inserisce a metà strada tra la sorellina Bayon e la Tucson. In una gamma che prevede ancora diverse motorizzazioni la casa coreana punta forte sulla versione full electric proposta con due livelli di batterie da 48,4 e 65,4 kWh per superare i 500 km di autonomia.

Una lunga fila di pixel incornicia la vettura

Fin dalla prima serie Kona ha subito puntato su linee fuori dal coro. In questa nuova proposta spicca la fila di pixel luminosi che delinea orizzontalmente il frontale separando il cofano dalla parte inferiore della calandra con la sottile presa d’aria. La fascia luminosa la ritroviamo anche al posteriore e in entrambe le viste risaltano anche i doppi fari aggiuntivi inseriti negli ampi e spigolosi passaruota che possono ospitare cerchi fino a 19”. Lateralmente la linea di cintura è marcata da una fascia silver che si estende fino allo spoiler posteriore dove è inserita ben visibile la luce di stop. Il design audace non ha sacrificato la funzionalità come il portellone che ha una battuta molto bassa che favorisce le operazioni di carico.

 

Dimensioni e capacità di carico aumentate

Rispetto alla prima generazione la nuova Kona è realizzata su una diversa piattaforma che ha permesso una crescita di 150 mm arrivando a una lunghezza di 4,36 metri, ma ha guadagnato anche 25 mm in larghezza e 5 mm in altezza. Anche il passo è aumentato di 60 mm arrivando a 2,66 metri a beneficio dello spazio per le gambe dei passeggeri posteriori.

Migliorata anche la capacità di carico che cresce del 30%. Si passa da 466 a 1.300 litri, grazie anche alla posizione delle batterie sotto il pianale, e i sedili posteriori sono frazionati 40-20-40%. Inoltre è presente un secondo spazio di carico anteriore nel vano motore di 27 litri. Il portellone posteriore definito intelligente ha un’apertura automatica e l’altezza massima regolabile.

 

Design interno funzionale

Ergonomico ed elegante il cruscotto è composto da due display appaiati da 12,3 pollici cadauno che garantiscono tutte le informazioni alla guida accompagnati da qualche cicalino fin troppo invadente. Sotto quello centrale con i comandi touch troviamo su tre livelli una serie di altri comandi fisici, per il climatizzatore e per le varie funzioni di sicurezza alla guida, le prese di ricarica USB-C (due anche posteriori) e il piano wireless da 15W per alimentare lo smartphone. Ancora più sotto il comando del Drive-Mode per selezionare lo stile di guida attraverso quattro livelli differenti: Normal, Eco, Sport e Snow. Tra gli accessori anche l’immancabile impianto Bose con 7 altoparlanti. Doveroso ricordare l’aspetto della connettività con la navigazione sempre collegata in rete, le informazioni su colonnine e parcheggi, Bluelink App (trova la mia auto, controllo remoto del clima, dello stato di ricarica e pianificazione del viaggio) e wireless Android Auto e Apple Car Play.

Comodo per cinque persone, l’abitacolo della nuova Kona può contare su un’attenta gestione degli spazi che hanno permesso di ricavare tanti vani portaoggetti con un’ampia consolle centrale visto che la leva del cambio automatico è dietro al volante. I sedili sono stati rivisti nella forma e, nonostante un certosino lavoro di snellimento per guadagnare qualche centimetro, offrono sempre un buon sostegno. Per chi è attento all’ecosostenibilità l’Eco Pack prevede pellami trattati in modo ecologico, volante con vernice bio e moquette e cielo in PET riciclato. 

 

Due motori elettrici da 172 o 218 CV 

La seconda generazione di Kona è disponibile in un’ampia gamma di motorizzazioni. La full electric che abbiamo guidato è la versione long range da 65,4 kWh con un motore da 218 CV (160 kW) autolimitato a 172 km/h e un’autonomia dichiarata nel ciclo WLTP di 514 km, ma esiste anche una versione base con la batteria da 48,4 kWh da 151 CV (111 kW) per una velocità massima di 162 km/h, la cui autonomia scende a 377 km. Con la ricarica rapida in corrente continua da 102,3 kW, Kona Electric si ricarica dal 10% all'80% in 41 minuti. Interessante evidenziare che in soli 15 minuti di colonnina la versione long range, con le ruote più piccole da 17”, può recuperare altri 162 km di autonomia. Invece con una ricarica in corrente alternata da 11 kW, la versione standard con batteria da 48,4 kWh si ricarica in poco meno di 5 ore, mentre per la versione long range con batteria da 65,4 kWh occorrono 6 ore e 55 minuti. Pratico il sistema Plug & Charge con la verifica e la ricarica che avvengono appena si collega il cavo senza operazioni aggiuntive e a seguire il pagamento automatico al termine dell’operazione.

 

Il primo punto di forza del progetto Kona EV è l’autonomia che nella versione long range con il motore da 218 CV e le ruote da 17” può raggiungere oltre 500 km e conta anche su soluzioni raffinate come la modalità di guida i-Pedal con la frenata rigenerativa e le palette al volante, l’e-Active Sound Design (e-ASD) che riproduce artificialmente un rumore meccanico di sottofondo, la funzione Vehicle-to-Load (V2L) che permette di ricaricare oggetti esterni con la batteria dell’auto, il condizionamento delle batterie e il Projection Head-up Display (HUD) che proietta le principali notizie utili alla guida sulla base del parabrezza senza distrarre il conducente.

 

Anche ibrida e solo a benzina

Esistono poi una variante full-hybrid, mild-hybrid e con il solo motore endotermico. La versione a benzina dispone del motore 1.0 T-GDi da 120 CV affiancato dal cambio a doppia frizione a sette rapporti (7DCT) o manuale a sei marce (6MT). Sempre con questo 3 cilindri 1.0 T-GDi con trasmissione manuale è disponibile anche la tecnologia mild-hybrid a 48 Volt, mentre la HEV è alimentata sempre da un propulsore a iniezione diretta di benzina ma 1.6 litri accoppiato a un motore elettrico per un totale di 141 CV e fino a 265 Nm di coppia. Questo motore Full Hybrid è abbinato a un cambio a doppia frizione a sei rapporti (6DCT). Tutte sono solo a trazione anteriore. 

 

Equilibrata e confortevole

Nel nostro primo test drive abbiamo guidato la versione elettrica top di gamma con il motore più potente da 218 CV e ruote da 19”, un abbinamento che penalizza un po’ l’autonomia dichiarata da 514 a 454 km. Nonostante il peso che si avvicina ai 18 quintali Kona Electric ha sempre un ottimo scatto (0-100 km/h in 8”1) e un assetto molto preciso con un rollio contenuto, ben gestito dalle sospensioni posteriori Multilink. Il volante trasmette sempre la giusta sensibilità e l’i-Pedal nel traffico è un toccasana visto che per accelerare e decelerare si utilizza spesso il solo pedale del freno. Come abbiamo già scritto anche questa vettura è ricca di sistemi di assistenza alla guida che se utilizzati tutti sono molto presenti. Tra cicalini, interventi al volante e segnalazioni varie c’è quasi il rischio di limitare il piacere di guida che una vettura come questa riesce a garantire.   

 

Prezzi importanti alleggeriti dagli incentivi

Due motori e due allestimenti entrambi molto ricchi, il listino di Kona Electric è presto fatto. Si parte dalla X-Line con la batteria da 48,4 kWh e 156 CV a 42.000 euro per arrivare alla X Class Special Edition con la batteria da 64,4 kWh e 218 CV a 49.900 euro. Nel caso della X Line i 42.000 euro di listino scendono a 36.000 grazie a 5.000 euro di Ecobonus governativo e 1.000 euro come promo finanziario Hyundai. Con un anticipo di 9.540 euro e 36 rate mensili da 299 euro si arriva a un valore futuro garantito di 21.840 euro (Taeg 8,69%).

Hyundai Italia propone per tutte le Hyundai elettriche la possibilità di restituzione per chi non fosse soddisfatto, anche se le rinunce sono veramente pochissime ci tengono a sottolineare, può avvenire dopo 12 o 24 mesi senza costi aggiuntivi, rifinanziando un altro modello non EV. 

Torna indietro
Tags

Galleria Fotografica

notizie correlate:

Dacia Duster più moderno che mai
Secondo noi

Dacia Duster più moderno che mai

25 Apr 2024 Andrea Nicoli

Sono passati 14 anni, tre generazioni e due restyling, dal giorno del suo debutto. In quasi tre lustri la Dacia Duster è cresciuta sotto tutti i punti di vista, mantenendo...

Continua
Alfa Romeo Milano, la SUV compatta e sportiva
Nuovi Arrivi

Alfa Romeo Milano, la SUV compatta e sportiva

12 Apr 2024 Paolo Pirovano

Si chiama Milano la nuova Alfa Romeo e il nome è un chiaro omaggio alla città dove il marchio è nato nel 1910, creando un legame stretto e indissolubile tanto da portare i...

Continua