La Ford EcoSport è sempre più europea e anche AWD

31 Jan 2018 Roberto Tagliabue
La Ford EcoSport è sempre più europea e anche AWD

Nel 2014 Ford, intercettando la crescente domanda nell’emergente settore dei SUV e Crossover più compatti, decide di rendere europeo un prodotto maturo, già giunto alla seconda serie, ma concepito per i mercati asiatici. Approda così anche in Europa la Ford EcoSport, vettura che nel corso degli anni si è costantemente affinata, nelle rifiniture e nelle funzionalità, per soddisfare le esigenze europee, come con l’eliminazione della ruota di scorta dal portellone, diventata disponibile solo su richiesta. Con l’uscita di produzione della B-Max la nuova EcoSoport si trasferisce dallo stabilimento di Chennai in India a quello europeo di Craiova in Romania; non è il primo caso in cui un B-SUV di fatto sostituisce una piccola MPV.

Molto più vicina a una nuova serie che non a un profondo restyling, la Ford EcoSport 2018 cambia più nella sostanza che nell’apparenza, perché l’aspetto esteriore non viene stravolto, ma avvicinato al family feeling di Kuga ed Edge, mentre buona parte delle migliorie riguardano gli interni, ora presi dalla nuova Fiesta. Esternamente cambiano solo dettagli: la calandra, i fari con luci diurne, i fendinebbia con funzione cornering, i cerchi (16, 17 o 18 pollici), i proiettori e paraurti posteriori e gli specchietti esterni, ora dotati di funzione Blis per monitorare gli angoli cechi. Resta invariato il passo di 2,519 metri mentre la lunghezza complessiva, guadagnando 9 cm, risulta di 4,094 m. Negli interni praticamente nuovi, domina la plancia della Fiesta, con l’impiego di materiali plastici più piacevoli al tatto e la disponibilità di touchscreen da 4,8, 6,5 o 8 pollici a seconda dell’allestimento e migliora notevolmente il livello della qualità percepita.

Una garanzia i motori. Il pluripremiato 1.000 cc tre cilindri turbo benzina EcoBoost, da 125 CV, accoppiato a un cambio manuale a sei rapporti o con l’automatico a sei marce con paddle al volante, è disponibile anche nella versione più potente da 140 CV, solo con cambio manuale, tutte soltanto a trazione anteriore. A maggio sarà disponibile anche una declinazione d’ingresso da 100 CV. Sul fronte diesel al lancio c’è il 1.5 TDCI da 100 CV con cambio a sei rapporti che, sempre da maggio, sarà affiancato dal 1.500 EcoBlue da 125 CV disponibile anche con la trazione integrale Intelligent All Weel Drive, una rarità tra i B-SUV spesso sostanzialmente dei Crossover a sola trazione anteriore. Buona scelta di allestimenti: dal Plus, con prezzo di lancio a partire di 18.750 euro, al più ricco Titanium da 22.000 euro fino allo sportivo ed esclusivo ST-Line da 24.250 euro. Per le flotte, ma non è certo il “core” di questa vettura, c’è anche un allestimento Business posizionato tra i primi due.

Tra le dotazioni tecnologiche spiccano l’audio B&O Play e il sistema di riconoscimento vocale Sync 3, compatibile con i sistemi Apple CarPlay e Adroid Auto. Meno ricca, rispetto alla concorrenza, la presenza di dispositivi di assistenza alla guida, che si ferma al cruise control adattivo, il Blis, il monitoraggio della pressione pneumatici e la telecamera posteriore. Segue, invece, la moda del momento l’offerta di dodici colori brillanti e la combinazione con due tonalità a contrasto.

Abbiamo avuto modo di provare le due versioni a benzina con cambio manuale e automatico. La prima, nell’allestimento ST-Line esprime bene l’indole sportiva dell’ottimo EcoBoost da 140 CV, dotato di piacevole allungo e di buona spaziatura dei rapporti, in cui la sesta, particolarmente lunga, contribuisce ad abbassare i consumi in autostrada. L’automatico sfrutta bene la versione da 125 CV e rende la guida più confortevole che sportiva, ideale soprattutto in città. In entrambe abbiamo apprezzato il comportamento dinamico migliorato rispetto al passato, con un minor rollio e un maggiore rapidità e precisione dello sterzo. Aspettiamo di provare le versioni a gasolio, soprattutto quella a trazione integrale, per formulare un giudizio complessivo.

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