Land Rover Discovery Sport

Un logico riposizionamento nell’offerta Land Rover per la Discovery Sport.

24 Mar 2015 motorpad.it
Land Rover Discovery Sport

Un opportuno elemento di chiarezza e di riposizionamento coinvolge la Discovery Sport (lanciata lo scorso anno) all’interno della gamma Land Rover dove la Range Rover occupa l’area dello Sport raffinato, il Defender quella della robustezza e durabilità e la Discovery Sport quella della verstilità e del tempo libero di cui si propone di ridefinire il segmento e i suoi confini.

Punti di forza del modello diventano così il dinamismo del disegno di carrozzeria, il confort di marcia, la grande disponibilità di spazio interno configurabile anche in versione 5+2 e una superiore capacità off-road per non negarsi traguardi anche impegnativi da raggiungere per tipologia di fondo.

Sempre con la massima attenzione alla sicurezza cominciando dalle 5 stelle NCAP, argomento fondamentale, tanto che ora sono previsti, per la prima volta in questo tipo di veicolo, anche l’airbag per il pedone e la frenata autonoma d’emergenza; sono sistemi e dispositivi che si aggiungono a quelli che, normalmente, contraddistinguono una ben dotata ammiraglia come il controllo di stabilità in rollio e di trazione, il segnale di traffico in arrivo nelle manovre di retromarcia, il superamento involontario della corsia di marcia, il controllo dell’angolo cieco, il riconoscimento della segnaletica stradale e il limitatore di velocità.

Presenze che hanno dato prova di ottimo servizio nell’uso pratico o nei test espressamente messi alla prova nella presa di contatto su strade spesso impietose per condizioni di fondo e pendenze, accompagnando il tutto in un quadro di allestimento che sposta il livello dall’avventura e dall’uso disinvolto alla qualità dei materiali di rivestimento ed alla completezza dei sistemi di interconnessione e confort.

La nota caratteristica più rilevante va comunque segnalata nella grande facilità di guida anche in situazioni tutt’altro che semplici per automobilisti comuni, tanto viaggiando a due ruote motrici quanto, a maggior ragione, con la trazione integrale che viene chiamata in causa automaticamente in caso di necessità togliendo ogni preoccupazione di decisione eventualmente errata o inutile al pilota.

Del resto gli restano da scegliere, se vuole, 5 programmi: Generico, Erba/Neve/Ghiaia, Fango, Solchi e Sabbia e, per una dinamica più sportiva e brillante su strada normale, è pronta anche la modalità Dynamic.
Sempre e comunque protetti anche da un livello di insonorizzazione che non disturba l’ascolto della musica preferita e le chiacchiere a bordo.    

Tutto in dimensioni più che civili, 4,49 mt, tali da non complicare troppo la ricerca di parcheggio, da consentire come detto la possibilità di una architettura interna 5+2 con la seconda fila scorrevole longitudinalmente e possibilità di dilatare il bagagliaio da 830 a 980 dmc utili.

Godendo anche del nuovo sistema di sospensioni multilink da vera berlina confortevole, i motori disponibili tutti con Start/Stop sono un 2.000 cc a benzina da 240 CV e due turbodiesel di 2.200 cc da 150 e 190 CV con coppie di 420 Nm. Questi ultimi utilizzano un cambio manuale a 6 marce, ma il vero consiglio d’amica e quello di non rinunciare all’automatico a 9 rapporti, perfetto per i lunghi viaggi, ma soprattutto in off-road e che, grazie ai paddle al volante, consente ancheuna guida più sportiva e controllata su strade impegnative. In quattro livelli di allestimento e con una linea che si avvicina in modo sicuramente piacevole a quella fortemente dinamica ed elegante del Range Rover, il Discovery Sport ha prezzi che partono da 35.600 euro fino ad arrivare a 56.100.

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