NISSAN LEAF

Ci credono fortemente nell’auto elettrica e non esitano ad affermare che mentre molti concorrenti (sempre meno, per la verità) ancora non hanno preso una decisa posizione e avviata una consistente produzione di modelli così alimentati, loro sono già

29 Apr 2013 motorpad.it
NISSAN LEAF
Ci credono fortemente nell’auto elettrica e non esitano ad affermare che mentre molti concorrenti (sempre meno, per la verità) ancora non hanno preso una decisa posizione e avviata una consistente produzione di modelli così alimentati, loro sono già alla “fase 2”. Così sono ora in grado di presentare la seconda generazione della Leaf che migliora tutto il migliorabile della prima serie.
 
E’ chiaro che stiamo parlando di Nissan che per mettere alla prova affermazioni così perentorie che si concretizzano, in effetti, in un centinaio di interventi grandi e piccoli sul modello, ha proposto un test  sulle strade intorno a Oslo.
Perché fino in Norvegia si chiederà qualcuno. Perché qui l’auto elettrica l’hanno presa proprio sul serio, istituzioni e automobilisti comuni che la utilizzano sempre più numerosi e convinti.
 
Questo in considerazione anche di “aiutini” che tanto “ini” non sono. Infatti da quelle parti chi acquista un’auto ad emissioni zero non paga l’IVA al 25%, trova un buon numero di colonnine di ricarica e, se sono quelle dei parcheggi pubblici, non paga né la sosta, né la ricarica stessa. Ma i vantaggi non finiscono qui perché l’auto in questione è trattata come se fosse un taxi o un autobus di linea e quindi viaggia in città e sulle autostrade sulle corsie protette e riservate; infine il costo dell’energia è relativamente basso e non si paga la tassa di circolazione (come da noi la tassa di possesso che la sostituisce).
 
Insomma qui, nel grande Nord le politiche per la mobilità sostenibile sono una cosa seria mentre da noi speriamo che il nuovo governo ce lo mandi buono il prossimo ministro dei trasporti o dell’economia.
Nell’attesa vediamo comunque dove la Leaf 2.0 - possiamo davvero chiamarla così - si è resa più interessante e competitiva.
Ecco i principali interventi.
- La linea si è fatta più gradevole e aerodinamica a partire da un frontale meglio personalizzato e ci sono ruote in lega di nuovo disegno;
- all’interno troviamo rivestimenti in tessuti ecocompatibili e sedili più confortevoli;
- il bagagliaio ha portato la sua capienza a 370 dmc guadagnando 40 dmc;
- tra le dotazioni si aggiunge l’utile Around View Monitor che controlla l’area circostante a 360°.
 
Poi si passa alla concretezza della tecnica con:
- un nuovo gruppo propulsore che integra inverter e caricatore facendo risparmiare spazio, peso e costi di produzione aumentando anche l’efficienza;
- l’autonomia sale a 199 km, con i 144 km/h di velocità di punta e 12,5 secondi da 0 a 100 km/h;
- si sono dimezzati i tempi di ricarica, da 8 a 4 ore grazie alla capacità di utilizzare colonnine da 32A;
- il telaio è stato riprogettato per una guidabilità più europea e quindi la vettura acquista in agilità e dinamismo;
- per chi è ancora più attento ai consumi lamodalità ECO ha due nuove impostazioni che fanno ulteriormente risparmiare elettricità;
- un inedito sistema a pompa di calore migliora il riscaldamento e l’aerazione e riduce l’assorbimento di energia.
E si potrebbe continuare con una serie di affinamenti che sicuramente rendono più piacevole, confortevole (nuovo sistema audio BOSE) e sicura la guida e aiutano il pilota (navigatore evoluto) e collegamento con il mondo esterno.
 
Quanto alla fondamentale politica dei prezzi Nissan conferma le due opzioni che prevedono un listino chiavi in mano per auto e batterie che nei tre livelli di allestimento previsti - Visia, Acenta e Tekna - propone un prezzo rispettivamente di 30.600, 33.690 e 36.090 euro. Si scende di 3.000 euro se le batterie sono a noleggio con un canone mensile che parte da 79 euro e sale fino a 122 in funzione del chilometraggio annuo.
 
Diventa allora chiaro che la vera convenienza e concorrenza si realizza solo a fronte di incentivi all’acquisto che allo stato attuale sono di 4.000 euro ma di cui nulla si sa di definitivo e di strutturale.
 
Quanto ai costi di ricarica sono determinanti la tariffa applicata dalle varie aziende produttrici e distributrici di energia, le spese accessorie (contatori, impianti domestici privati, ecc) e il numero delle ricariche.
Viene infine confermato che l’intera rete di concessionari sarà a breve abilitata  a vendere ed assistere la Leaf e che saranno aumentati considerevolmente i punti di ricarica.
Torna indietro
Tags

Galleria Fotografica

notizie correlate:

Furti Auto, una piaga per l’Italia
Fari Puntati

Furti Auto, una piaga per l’Italia

05 Jul 2021 Silvia Pirovano

Negli ultimi 10 anni in Italia sono oltre 1 milione i veicoli che sono stati rubati e tra questi 682.805 sono autovetture, con la restante parte composta da moto, veicoli...

Continua