VOLKSWAGEN SHARAN

Più lunga e più larga, ma non solo.

26 Jul 2010 motorpad.it
VOLKSWAGEN SHARAN
Più lunga e più larga, ma non solo.
La Volkswagen Sharan si presenta completamente rinnovata dopo una quindicina d’anni di modello periodicamente rivisto, ma invariato nella struttura principale. La nuova versione tocca ora 4.854 mm (+220 mm) per 1.902 mm (+92 mm) mentre il leggero abbassamento del tetto a 1.720 mm (-12 mm) favorisce l’aerodinamica (Cx 0.299) e lo slancio complessivo del veicolo; inoltre un alleggerimento dell’ordine dei 30 kg per la scocca conferma la volontà di agire anche sul fronte della riduzione delle masse.
Coerente con l’immagine del marchio lo stile, che ora predilige linee tese prevalentemente orizzontali, in un linguaggio formale fatto di motivi semplici. Inedite per questo modello sono le porte posteriori scorrevoli, eventualmente motorizzate anche tramite radiocomando, come a movimento elettrico può essere anche il portellone posteriore. Sensibilmente migliorate sono l’abitabilità così come la versatilità d’uso, fattori chiave per la scelta di un monovolume.

Grazie anche al passo aumentato da 2.835 a 2.919 mm, la Sharan può ospitare fino a sette persone adulte, secondo la formula 2+3+2, oppure essere configurata nella disposizione 2+2+2, con i sedili della seconda fila dotati di braccioli o, infine, scelta nella normale disposizione a “soli” cinque posti, ma con bagagliaio di 885 litri a livello dei finestrini. Col nuovo modello è finalmente possibile ripiegare a filo del pavimento la seconda e la terza fila di sedili, ottenendo una superficie di carico piana e senza ostacoli, con volumetrie di tutto rispetto. È infatti di 300 litri la capacità minima a livello dei finestrini, con sette posti in uso, ma si può salire fino a 2.430 litri con i soli due posti anteriori a disposizione. Nel caso si opti per il sedile anteriore destro con schienale reclinabile la lunghezza del bagagliaio tocca i tre metri e la volumetria utile arriva a ben 2.800 litri.

Nella nuova Sharan appare molto curata l’integrazione fra il fattore confort e la sicurezza. Ne sono esempi la disponibilità di sistemi di illuminazione attiva, che regolano automaticamente l’attivazione di anabbaglianti e abbaglianti, nonché il fascio luminoso di questi ultimi in funzione della presenza di altri veicoli. Molto evoluto anche il nuovo sistema di parcheggio automatico, che ora consente di posteggiare non solo fra una serie di vetture poste in fila indiana, ma anche quando queste sono disposte a pettine, cioè di traverso rispetto alla direzione di marcia, o a “lisca di pesce”. Inoltre, il dispositivo è funzionale anche all’uscita dal parcheggio.

Non vastissima per il nostro mercato la serie dei motori, con un solo propulsore a benzina, dotato però di turbo e iniezione diretta, 1.400 cc da 110 kW-150 CV con cambio a sei marce (prezzo da 30.150 euro); due invece i diesel TDI di 2.000 cc: uno da 103 kW-140 CV, con cambio a sei marce manuale oppure DSG (da 32.250 euro) e uno più performante, da 125 kW-170 CV, esclusivamente con cambio DSG (da 39.250 euro).
Entro giugno dell’anno prossimo, poi, sarà disponibile la trazione integrale 4Motion e sarà allargata l’offerta di cambi alternativi.
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