Volkswagen up!

Arricchita e riposizionata la piccola entry level Volkswagen.

23 Jun 2016 Marcello Pirovano
Volkswagen up!

Si rinnova e si riposiziona la Volkswagen up! che nel mare magnum delle city car presenti sul mercato occupa sicuramente un posto importante. Nel 2005 aveva preso il posto della Lupo che, a sua volta nel 2005 era stata sostituita dalla Fox. Da allora è stata venduta in 660.000 clienti nel mondo (di cui 55.000 circa in Italia) e il titolo di Word Car of the year nel 2012. Ora la seconda generazione si rilancia con una serie di interventi puntando principalmente su uno stile più moderno, maggior interconnessione e possibilità di personalizzazioni più spinte.

Le novità estetiche sono complessivamente volte a dare più personalità sportiva al modello allargandone anche le versioni nell’ottica di offrire più opportunità di scelta e personalizzazioni.

La gamma italiana comprende infatti tre versioni: take up!, move up! e high up! con caratterizzazioni, allestimenti e dotazioni crescenti che muovono naturalmente verso l’alto il prezzo d’accesso indicato in 11.000 euro per la 3 porte take up! già ottimamente dotata per sicurezza, confort e infointrattenimento. La carrozzeria, come è noto, è anche a 5 porte.

 

Sono quattro le motorizzazioni disponibili, tre a benzina tutti di 1.000 cc da 60 e 75 CV con cambio manuale o ASG e il nuovo tre cilindri TSI da 90 CV solo con cambio manuale che fornisce prestazioni un tempo appannaggio della prima Golf GTI. A questi si aggiunge la versione a metano, alimentazione che VW appezza particolarmente, con motore da 68  CV e cambio manuale.

 

Dotazioni come il climatizzatore, i sensori di parcheggio posteriori, il Cruise control, il Display multifunzione Plus, i fendinebbia con luci di svolta, l’abbattimento asimmetrico del sedile posteriore richiedono il passaggio alla versione move up!, mentre per i cerchi in lega da 15” il volante multifunzionale in pelle e i retrovisori regolabili e riscaldabili elettricamente bisogna accedere al livello superiore high up!.

 

Sono innumerevoli le possibilità di personalizzazione che comprendono anche sette tipi di rivestimenti dei sedili. La versione up! beats si regala un impianto radio BeatsAudio da 300 Watt, cerchi da 16 in lega, pellicole decorative speciali, e specchietti con calotta a contrasto. Per avere il climatizzatore, i sensori di parcheggio, il cruise control, i fendinebbia con luce di svolta bisogna salire al livello move up!, mentre la high up! aggiunge i cerchi da 15 e il volante multifunzionale in pelle.

 

Tra le dotazioni qualificanti del modello di serie su tutta la gamma occupa un posto speciale la radio Composition Phone con display a colori di 5” che supporta il sistema DAB ed è dotata di interfacce AUX-IN e schede SD e di connettività Bluetooth; non è previsto il lettore CD. Grazie al sistema di integrazione per smartphone maps+more è possibile integrare nel sistema di infotainment tutti i comuni smartphone con sistema operativo iOS o Android; basta inserire il telefonino nella docking station sopra il dash pad e collegarlo alla radio tramite Bluetooth. Si rendono così disponibili navigazione, impianto viva voce, computer di bordo e altre funzioni come una interfaccia UBS per la ricarica e il trasferimento dei dati. C’è anche il riconoscimento della scrittura a mano che consente di cercare nomi, numeri di telefono, indirizzi o musiche semplicemente disegnando sul touchscreen dello smartphone le lettere iniziali del termine di ricerca desiderato.

 

Qualcuno ricorda ancora quando queste “vetturette” attorno ai 3,50 mt (3,60 mt per l’esattezza l’ingombro della up!) venivano chiamate “utilitarie”?

 

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