Al via gli incentivi governativi

Vero aiuto al mercato o semplice operazione di facciata?

06 May 2014 motorpad.it
Al via gli incentivi governativi

Partono oggi gli annunciati provvedimenti governativi che il Governo ha stabilito per chi intende acquistare auto a basso impatto ambientale, ibride, elettriche, alimentate a GPL o metano e, se si sapesse dove e a che prezzo comprarle, anche ad idrogeno. Prima di inoltrarci sulle critiche al provvedimento ricordiamo che lo scorso anno su un totale di 1.303.382 immatricolazioni le auto ad alimentazione diversa da benzina e gasolio (fonte UNRAE) hanno rappresentato l’8,66 % quelle a GPL, l’8,19% quelle a metano, l’1,14 le ibride, lo 0,07 le elettriche.

Ricordiamo anche che il “monte premi” complessivo è di 60 milioni di Euro (a disposizione anche per il 2015) la metà dei quali, circa, riservata a possibili acquirenti privati. Stando così le cose non potranno essere più di 13/15.000 coloro che potranno beneficiare del provvedimento, davvero una cifra insignificante, specie per rinnovare in modo efficace un parco circolante di circa 33 milioni di unità che per circa la metà è composto di auto con categoria di emissione Euro1-2-3. Sono esclusi da questa cifra i veicoli commerciali anche questi in gran parte decisamente obsoleti e fortemente inquinati. E’ quindi del tutto insignificante il contributo che questo tipo di incentivo può apportare sui due fronti per i quali sarebbe stato pensato e cioè rinnovare nella direzione di un più deciso attacco alle emissioni inquinanti generali il parco circolante stesso e dare un impulso di una qualche concretezza alla domanda.

L’intervento non ha particolare valenza nemmeno per le Aziende. Intanto perchè, in questo caso, occorre rottamare un vecchio veicolo vecchio di almeno 10 anni ed è estremamente raro ed antieconomico per le Società tenere in uso parchi così sfruttati e costosi nella gestione quando sono disponibili leasing più brevi e convenienti al punto da rendere controproducente l’acquisto diretto di auto nuove. La cosa è tanto vera che gli incentivi dello scorso anno previsti in questo capitolo sono rimasti inutilizzati. Discorso solo leggermente diverso per le pubbliche Amministrazioni i cui parchi auto sono molto spesso molto vecchi.

I giusti ed invocati interventi richiederebbero invece una più incisiva politica dei trasporti che in primo luogo tuteli meglio l’ambiente con supporti generalizzati alle auto meno inquinanti al fine di svecchiare il vecchi parco inquinante, ridare ossigeno alla domanda con tutti i vantaggi anche per il Fisco, il consumo di carburanti, le reti di vendita ed assistenza e tutto l’indotto del settore. Andrebbe poi riconosciuta che per molte categorie professionali l’auto è un indispensabile mezzo da lavoro e di creazione di reddito, da sottoporre quindi ad una tassazione e ad un regime di detrazioni in linea con la realtà europea ben più favorevole.

Tutte riflessioni e proposte da tempo portate all’attenzione dei vari Governi che si sono succeduti in questi anni di prolungata crisi dai Costruttori, dalle varie associazioni di categoria interessate, dalla stampa di settore ed economica. 
Per ora anche la montagna del nuovo Governo con incentivi così strutturati ha partorito il secondo topolino dopo quello dei confusi e inefficaci sconti sui pedaggi per gli utilizzatori abituali di certi tratti autostradali aumentati in modo abnorme e ingiustificato.

A riprova della scarsissima efficacia degli interventi statali alcune Case hanno predisposto di prolungare gli abbattimenti dei listini autonomamente presi.

E’ il caso di Fiat che assicura, fino al 31 maggio per i modelli di tutte le marche del Gruppo un contributo all’acquisto almeno equivalente a quello previsto dal Governo.

Lo stesso vale per Suzuki che prolunga a fine mese la Campagna Leva l’IVA per la gamma delle city car Alto, Splash e Swift 2WD e ribassi di 4.000 euro per Grand Vitara 4WD 3porte, di 3.700 euro per la S-Cross 1.6 a benzina  2WD e di 4.800 euro per la versione diesel 1.6 2WD.     

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