50 ANNI DELLA GIULIA

A volte, nel nostro mestiere, è consentita una breve digressione nel mare magnum dei ricordi personali.

27 Jun 2012 motorpad.it
50 ANNI DELLA GIULIA
A volte, nel nostro mestiere, è consentita una breve digressione nel mare magnum dei ricordi personali. Almeno in quelli “professionali”. Mi spiego meglio. A quel tempo … madonna mia che avvio evangelico! muovevo i primi passi nella professione al Portello e il primo amore, quello che non si scorda mai, si chiamava Giulietta.

Un bel giorno però arrivò “la Zia Giulia” e, bisogna pur dirlo, in molti ci rimanemmo male. I primi esemplari li nascosero per qualche giorno coperti da teli che era vietatissimo sollevare, nei sotterranei che dividevano via Gattamelata dagli impianti del Portello veri e propri passando sotto la circonvallazione.

Ci furono dispute sanguinose tra chi si sentì tradito dal quel “didietro”, anzi quel “culo”, tagliato diritto e che si voleva fosse non solo aerodinamicamente innovativo (0,34 il Cx inarrivabile per le altre berline di allora), ma anche bello. Cosa difficile, allora, da ammettere.

Avevamo torto e non ci volle molto a ricrederci. Ci pensò da sola proprio la “zia Giulia” con il suo esplosivo successo e con quelle doti dinamiche e di esclusività che collocavano immediatamente i primi possessori, nell’Olimpo dei veri alfisti esigenti e dei piloti tout court. Vennero poi le pantere verdi della Polizia, le gazzelle dei Carabinieri e il Quadrifoglio Verde sulla fiancata a troncare ogni discorso e a decretare il passaggio della “zia Giulia” tra i più ambiti oggetti del desiderio di moltissimi automobilisti italiani e nel mondo.

Scoccano in questi giorni i 50 anni dalla nascita di questo straordinario modello che, nella versione TI venne presentata proprio il 27 giugno sulla pista di Monza (e dove se no?) quasi ad impegnare gli anni che sarebbero venuti nella conquista di uno dei più sontuosi palmares di vittorie sportive che un modello nato per la grande serie abbia mai potuto vantare. Questo anche perché la “gens Giulia” vera e propria stirpe nobile, si arricchì preso di versioni che avevano nelle competizioni il loro habitat naturale, come la Giulia Sprint GTA del 1965.

E se pista doveva essere ecco allora che proprio nel 1962 veniva inaugurata quella di Balocco, il tracciato che l’Alfa Romeo e oggi tutto il Gruppo Fiat utilizza per i test dei nuovi modelli e che, allora, veniva usato anche dall’Autodelta per lo sviluppo delle sue vetture da competizione, monoposto comprese, visto che il tracciato riprende anche le più impegnative curve dei principali circuiti del mondo.
Per celebrare degnamente i due eventi da Balocco partirà una nuova Giulietta Quadrifoglio Verde alla volta dell’Inghilterra per partecipare a “Goodwood Festival of Speed”, una delle più importanti manifestazioni automobilistiche del mondo.

I momenti storici non finiscono però qui perché anche il Registro Italiano Alfa Romeo (R.I.A.R.), uno dei due club ufficiali della Casa insieme alla Scuderia del Portello, quest’anno compie 50 anni. Il sodalizio conta oggi circa duemila iscritti con un parco vetture tra le più prestigiose e rare, e anima un calendario annuale di meeting e incontri e gare storiche in Italia e all'estero. 
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