Autodromo di Monza e il Museo della Velocità

Pochi autodromi al mondo possono vantare una storia di così lungo respiro e di così forte legame con lo sport dei motori a due e quattro ruote. Sono quasi 100 gli anni che su questa pista magica che ne fa uno dei circuiti più veloci in assoluto si creano miti e leggende di auto, moto e soprattutto di piloti che hanno onorato e continuano ad onorare questo autentico luogo di culto per il grande popolo degli appassionati. Eppure…

Eppure in questi tempi in cui la legge dello sport, e quello automobilistico non da purtroppo eccezione, cede sempre più a quella del business, c’è chi pensa (ma meglio dire, trama) di sottratte a Monza il suo Gran Premio di F1, magari per sostituirlo con qualcosa di simile in qualche deserto o paese di nessunissima tradizione sportiva e di tutt’altra passione popolare.

Monza reagisce con tutte le sue forze organizzative e con il sostegno unanime, una volta tanto, di tutte le forze politiche e amministrative, centrali e locali, che meglio interpretano i desideri della gente e i valori da difendere.

In questo quadro si inserisce l’iniziativa del MUSEO DELLA VELOCITÀ, una struttura storico-culturale - inaugurata in occasione della 62 COPPA INTEREUROPA (19-20-21 giugno) - che non poteva più a lungo mancare nell’offerta dell’Autodromo che ha motivi, occasioni, personaggi e cimeli da “regalare” ai visitatori e a coloro che hanno anche altri motivi per una giornata al Parco. Con o senza l’accompagnamento del rombo, pardon, della musica dei motori.