LAND ROVER EVOQUE

Per molto tempo si è nascosta dietro la sigla LRX e poi ha opportunamente deciso che a Parigi bisognava presentarsi con i documenti in regola e quindi adesso sappiamo che l’attesa ultima nata di Land Rover (o come qualcuno l’ha battezzata la “Baby La

30 Sep 2010 motorpad.it
LAND ROVER EVOQUE
Per molto tempo si è nascosta dietro la sigla LRX e poi ha opportunamente deciso che a Parigi bisognava presentarsi con i documenti in regola e quindi adesso sappiamo che l’attesa ultima nata di Land Rover (o come qualcuno l’ha battezzata la “Baby Land Rover”) si chiama Evoque.
Per l’esordio ufficiale si è portata dietro una novità importante, ovvero che questo modello, oltre a riconfermare la leadership e la specializzazione della marca “anglo-indiana” nel settore dei veicoli 4x4, avrà anche una versione a due sole ruote motrici. Una decisone che va nella direzione ormai generalizzata in questo tipo di veicoli, più che mai orientati a proporsi anche come alternativa alle classiche e versatili station wagon e alle berline più accoglienti per le quali la trazione integrale non costituisce una priorità.

La Evoque sarà, anche per questo, la Land Rover più leggera mai prodotta, come emerge a prima vista non solo dalle dimensioni relativamente contenute rispetto alla normale produzione della marca, ma anche da un disegno di carrozzeria che punta molto sul dinamismo; si può quasi parlare di un Coupé-SUV. Viene anche annunciato un gruppo motore-trasmissione particolarmente efficiente che la renderà anche la più pulita garantendo emissioni di CO2 inferiori a 130 g/km. Un risultato più che apprezzabile del forte investimento della casa (800 milioni di sterline) nello sviluppo delle tecnologie a favore dell’ambiente.

La commercializzazione dell’Evoque è prevista nel corso del 2011.
Perseguono gli stessi scopi anche i programmi sull’alimentazione ibrida.
Land Rover annuncia che già entro quest’anno saranno effettuati test dei prototipi del diesel ibrido “range-e”, che è in via di sviluppo sul pianale Range Rover Sport. Per le prove verrà usato il diesel V6 di 3.000 cc con trasmissione automatica ZF ad 8 rapporti. L’obiettivo è raggiungere le 20 miglia di autonomia con la sola trazione elettrica e toccare le 120 miglia orarie di velocità massima, con un’emissione di CO2 inferiore ai 100 g/km.
Torna indietro
Tags

notizie correlate:

Marco Santucci, Jaguar Land Rover
Intervista a

Marco Santucci, Jaguar Land Rover

04 Nov 2022 Paolo Pirovano

Parliamo del Modern Luxury declinato all’inglese con il Gruppo Jaguar Land Rover. I due brand tipicamente British e dalla lunga tradizione si preparano ad affrontare i...

Continua