Volkswagen T-Cross, il B-SUV che mancava alla casa tedesca

12 Jun 2019 Paolo Pirovano
Volkswagen T-Cross, il B-SUV che mancava alla casa tedesca

Sono molti i compiti affidati alla Volkswagen T-Cross la B-SUV ed iniziano con il completamento della T-Family, lettera che identifica i SUV e i crossover della casa tedesca. Ora la gamma è completa in tutti i segmenti e si declina partendo proprio dalla T-Cross (lunga 4,11 mt), prosegue nel segmento compatte con la T-Roc (4,23 mt), a cui segue la Tiguan nelle medie (4,48 mt) anche in versione Allspace con 7 posti (4,70 mt) per arrivare alla Toureg, l’ammiraglia di questa famiglia. Un’auto molto importante per il mercato nazionale, considerando che in Italia il 48% delle immatricolazioni riguarda vetture del segmento B e, all’interno di queste il 45% sono SUV. In pratica un’auto su 5 venduta nel nostro paese è un SUV “piccolo”.

Dopo la presentazione delle motorizzazioni diesel il modello si completa con l’introduzione dei benzina. Questi utilizzano il 3 cilindri 1.0 in due livelli di potenza, 95 e 115 CV abbinabile anche con il cambio doppia frizione DSG a 7 rapporti. Si affianca al 1.6 TDI diesel da 95 CV proposto sia con cambio manuale sia con DSG. Sviluppata sulla piattaforma MQB, la stessa della Polo, è solo a trazione anteriore e non prevede, come le altre vetture del Gruppo VW di questa categoria,la trazione integrale.

Pensata principalmente per un utilizzo urbano, sfrutta al meglio la flessibilità per l’abitacolo con un passo di 2,55 mt ed un bagagliaio che, grazie alla panca posteriore scorrevole fino a 14 cm, mette a disposizione da 385 a 455 litri, dilatabili ulteriormente abbattendo i sedili per salire a 1.281. Uno schermo da 8 pollici è previsto di serie e sulla Advanced è proposto il cockpit digitale insieme al display da 11,2”.

Porta all’interno delle B-SUV una serie di sistemi di sicurezza finora in dotazione a vetture di classe superiore. All’interno dei sistemi di guida assistita di livello 2, troviamo sin dal livello base Urban, il mantenimento di corsia attivo Lane Assist, il Blind Spot, il monitoraggio della distanza Front Assist con riconoscimento pedoni e funzione di frenata di emergenza City, il sistema proattivo di protezione degli occupanti, che in una potenziale situazione di incidente chiude i finestrini, tende le cinture e genera pressione frenante supplementare, il rilevatore della stanchezza del guidatore e l'assistente di uscita dal parcheggio Rear Traffic Alert. È inoltre possibile avere la regolazione automatica della distanza ACC (di serie a partire da Style) e l'assistenza al parcheggio Park Assist salendo negli allestimenti successivi o integrandolo con dei Pacchetti di dotazioni.

La T-Cross 1.0 TSI da 95 CV consuma 5,8-5,9 litri ogni 100 chilometri con 130-133 g/km di CO2 (ciclo WLTP) mentre la più potente 115 CV è nell’ordine di 5,8-6,1 litri con emissioni di CO2 pari a 132-137 g/km (6,2-6,3 l/100 km e 139-143 g/km per il cambio automatico DSG) sempre nel ciclo WLTP. Il diesel monta un catalizzatore SCR ed i consumi parlano di 5,3-5,5 l/100 km di nel ciclo combinato con 139-145 g/km di CO2 con la variante DSG a 5,5-5,7 l/100 km e 144-148 g/km. La T-Cross 1.6 TDI può essere guidata anche dai neopatentati.

Numerose le possibilità di personalizzazione a partire dai cerchi, di base da 16” con in opzione quelli da 17” e da 18” anche colorati o attraverso i Design Pack o la R-Line Pack. Ad integrare le dotazioni anche dei Tech Pack in listino a 770 euro per l’allestimento Urban, 900 per la Style e 1000 per la Advanced. I prezzi partono da 19.000 euro per la 1.0 TSI benzina da 95 CV con cambio manuale per salire ai 24.550; i diesel muovono da 21.950 fino a 26.350 e il passaggio al cambio DSG costa 1.500 euro.

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