GP della Malesia Alonso magico!

Magico! Questa la scritta che Fernando Alonso ha trovato esposta dal muretto dei box quando è transitato sotto la bandiera a scacchi del Gran Premio di Malesia, giusto riconoscimento da parte del team all’impresa che aveva appena terminato.

26 Mar 2012 motorpad.it
GP della Malesia Alonso magico!
Magico! Questa la scritta che Fernando Alonso ha trovato esposta dal muretto dei box quando è transitato sotto la bandiera a scacchi del Gran Premio di Malesia, giusto riconoscimento da parte del team all’impresa che aveva appena terminato.
Lo spagnolo è riuscito veramente nell’impossibile, vincendo una gara contro tutti i pronostici alla guida di una Ferrari con evidenti problemi di competitività nei confronti della concorrenza.
Le speranze di avere una gara sul bagnato si sono realizzate e con la determinazione e classe che lo contraddistingue il bi-campione del mondo ha sfruttato al meglio l’occasione dimostrando che quando si può è ancora il pilota a decidere l’andamento delle corse.
 
Impresa tutt’altro che facile visto che a Sepang il GP è stato veramente lungo, con un’interruzione per la troppa pioggia in pista ed una ripartenza dietro alla Safety Car. Nella confusione che ne è seguita Alonso ha tenuto i nervi saldi e il piede pesante ed è stato ben guidato dai box riuscendo a contenere l’assalto del giovane Sergio Perez e a mettergli tanta e tale pressione da “costringerlo” ad un errore proprio quando gli era ormai arrivato nei tubi di scappamento. E’ comunque riuscito a conquistare un preziosissimo, per sé e per la scuderia elvetica, secondo posto.

Si è così materializzata una specie di doppia vittoria Ferrari in quanto la Sauber è motorizzata Ferrari e il promettentissimo pilota messicano fa già parte del team di Maranello nel programma Ferrari Driver Academy ed è in Sauber a fare preziose esperienze in attesa di togliere il volante ad un Massa ormai in evidente crisi di fiducia.
La terza piazza del podio è andata ancora una volta a Lewis Hamilton. Partito dalla pole non ha capitalizzato la velocità della sua McLaren complice anche qualche problema di troppo nelle tante soste ai box con conseguente perdita di tempo.
 
Il resto dell’ordine d’arrivo ha visto molte sorprese nei primi dieci. Se al quarto posto troviamo la Red Bull di Webber mai seriamente protagonista, bisogna segnalare che il campione in carica Vettel non è arrivato in zona punti. Colpa di una toccata di Karthikeyan che durante una fase di doppiaggio non ha lasciato abbastanza spazio ed ha causato la foratura di un pneumatico. Comunque la Red Bull di questo inizio di stagione non è quella dell’anno scorso e il lavoro per tornare competitiva si annuncia più lungo del previsto.
Giornata nera anche per Button, vincitore in Australia, che ha perso le possibilità di lottare per aver tamponato la HRT, sempre con Karthikeyan alla guida; questa volta però l’indiano non ha colpe.
 
Tornando all’ordine d’arrivo ancora punti importanti per Raikkonen (due volte in due gare), davanti a una serie di giovani promesse come Senna, Di Resta, Vergne, Hulkenberg, tutti da seguire per le conferme nei prossimi appuntamenti.
Ha chiuso la zona nobile Michael Schumacher che ha dovuto rimontare dopo un testacoda per una toccata di Grosjean nelle primissime tornate. Il francese deve darsi una calmata visto che finora in due gare  ha completato solo 5 giri; una vera miseria se si pensa che è sempre partito nelle prime file e che il suo compagno di squadra (Raikkonen) ha già raccolto 16 punti.
Premio sfortuna ancora una volta a Maldonado. Per lui è stato ancora fatale l’ultimo giro e dopo l’uscita di strada di Melbourne a Sepang ha ceduto il motore.
 
La classifica piloti vede al comando Alonso con 35 punti davanti ad Hamilton a 30 e Button a 25. Non bisogna farsi illusioni perché la Ferrari è ancora in difficoltà, soprattutto sull’asciutto e quando la monoposto si alleggerisce. I tempi registrati nelle prove sono oggi il duro valore effettivo della monoposto. L’importante in questa prima fase di campionato è realizzare più punti possibile e vedere se gli aggiornamenti previsti a Barcellona cambieranno la situazione in positivo. Non si può sempre fare la danza della pioggia e sperare nel miracolo.
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