AUDI A1 SPORTBACK

Si è fatta un po’ attendere, giusto per consolidare il successo del modello, ma finalmente la versione 5 porte dell’Audi A1, la Sportback, è una realtà.

31 Jan 2012 motorpad.it
AUDI A1 SPORTBACK
Si è fatta un po’ attendere, giusto per consolidare il successo del modello, ma finalmente la versione 5 porte dell’Audi A1, la Sportback, è una realtà.
C’è stato tutto il tempo, per la nuova arrivata, per affinare una propria personalità stilistica e i primi elementi originali sono nella fiancata con le porte anteriori che rimpiccioliscono per far posto a quelle posteriori a favore della migliorata accessibilità. Cambia poi l’inclinazione del terzo montante, ora un po’ più verticale con il tetto che si innalza leggermene e concede più spazio alla testa dei passeggeri; due o tre che siano e allo stesso prezzo.

Resta intatta la sportività dell’insieme nei due allestimenti previsti, Attraction e Ambition con quest’ultimo che aggiunge, tra l’altro, un assetto dinamico, i sedili anteriori conformati, i fendinebbia e dettagli in alluminio. Ci sono poi alcuni pacchetti di personalizzazione che vanno in questa direzione come il tetto in tinta contrastante, lo spoiler e lo scudo dal disegno specifico e le ruote in lega da 15 o 17” .
Nell’allestimento interno e nelle dotazioni l’A1 Sportback compete con i modelli Premium di segmento superiore specie per quanto riguardale le più avanzate tecnologie di infotainment e di connettività. Basta pensare al sistema di navigazione MMI Plus con comandi vocali e immagini 3D che si apre sulla plancia.
Sul piano funzionale va infine segnalata la capienza del bagagliaio: 270 dmc utili con tutti i sedili occupati e 920 con quelli posteriori ripiegati.

La scheda tecnica apre con i risultati ottenuti nel contenimento del peso (da 1.065 a 1.185 kg complessivi del modello secondo motorizzazione, cambio e allestimento) in una struttura che fa largo uso di acciai ad alta ed altissima resistenza, così da ridurre i consumi e aggiungere agilità e sicurezza al veicolo.

E siamo al capitolo motori. Sono sette, tutti quattro cilindri, sovralimentati. Sulla loro affidabilità fa fede la grande banca di organi meccanici del gruppo Volkswagen e le prove già date su molti modelli già noti.
Sono 4 TFSI a iniezione diretta di benzina e 3 TDI a gasolio. Nel primo caso sono di 1.200 cc e 86 CV, 1.400 cc e 122 CV con cambio manuale o S tronic e 1.400 cc e 155 CV (solo S tronic).
Nel secondo sono un 1.600 cc da 90 e 105 CV e i due tipi di cambio.
Il sistema Start&Stop è generalizzato tranne con il motore 1.600 TDI S tronic e per il benzina più potente.
Questo spiega consumi medi di riferimento tra 4,4 e 5,1 litri per 100 km per i benzina e tra 3,4 e 3,7 litri di gasolio per i Diesel
Una novità di grande rilievo è attesa nei prossimi mesi. Si tratta di un 1.400 TFSI da 140 CV con la sofisticata tecnologia “Cylinder on demand”. Significa che a pieno regime di rotazione il motore utilizza tutti e quattro i cilindri, mentre a carico parziale (velocità costante senza ricorso al cambio) 2 cilindri vengano esclusi con il conseguente calo dei consumi.

In attesa di un test su questo inedito propulsore abbiamo messo alla prova sulle tortuose strade spagnole delle Costa Brava il diesel di base e il benzina di vertice.
Ideale il primo per i divoratori di Km a costi sotto controllo. Ha favorevolmente colpito per la corretta spaziatura dei rapporti del cambio, la veloce e costante erogazione della coppia e la contenuta rumorosità di marcia anche con marce basse e sotto sforzo.

Brio da vera sportiva per la versione a benzina che mette a disposizione 185 CV. Il divertimento e la sicurezza di marcia anche nella guida impegnata sono assicurati in primo luogo dalle qualità telaistiche con l’assetto sportivo che prevede l’avantreno MacPherson e i bracci interconnessi posteriori.
Con l’S tronic le cambiate sono ultrarapide e senza la minima perdita di potenza, sia in modalità manuale (palette o leva) che automatica.

Il surplus di sicurezza viene da un ESP che svolge con efficacia e discrezione la sua funzione stabilizzatrice grazie al meccanismo elettronico di bloccaggio trasversale che ha effetti benefici anche sull’handling. In parole più povere si tira via veloci (volendo) con le ruote che rispondono sinceramente al volante ad indurimento progressivo e con il sottosterzo facilmente controllabile.

Ovviamente nulla impedisce le andature più contemplative, quelle, ad esempio con le marce alte e i giri bassi che tanto beneficio apportano ai consumi ed all’ambiente. Corretto il rapporto “value for money”: da 17.830 a 27.380 euro.
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