MASERATI GHIBLI

29 Jul 2013 motorpad.it

La ragione per cui l’hanno chiamata Ghibli sta forse nella ventata di novità che questa nuova Maserati si porta dietro per cercare spazio nel difficile settore delle supercar  sportive esclusive finora riserva di caccia dei costruttori tedeschi ed inglesi. Deve poi concorrere, con gli altri prodotti del programma illustrato da Marchionne (cioè il SUV Levante e quello più piccolo da costruire anche con il marchio Jeep) a portare la capacità produttiva di Maserati a quel traguardo di 50.000 unità/anno finora impensabile per la casa del Tridente. 

L’ha disegnata con la felice matita di sempre Lorenzo Ramaciotti in misure d’ingombro che ne fanno il modello d’accesso al mondo Maserati ma non si può parlare di “baby Maserati” perché con 4,97 mt di lunghezza x 1,94 di larghezza e 1,46 di altezza Ghibli ha la sua bella presenza sulla strada e, soprattutto, un’eccellente abitabilità con un capiente bagagliaio di 500 dmc utili.
 

Per qualità dei materiali, attenzione ai dettagli, dotazioni di confort, intrattenimento e sicurezza è  tra le meglio allestite e complete del settore di riferimento e la seconda ventata di novità viene dalla scheda tecnica.

Nella famiglia dei motori arriva infatti il 3.000 cc V6 diesel da 250 CV che evita anche le angherie del fisco. L’ha sviluppato Paolo Martinelli già responsabile dei motori Ferrari di Formula 1 ai tempi di Schumacher. 

Conquista per le prestazioni assolute, 250 km/h di velocità di punta, 6,3 secondi da 0 a100 km/h e per una coppia di 600 Nm che dai 2.000 giri non smette di spingere con impressionante fluidità’ e costanza ottimamente assisto dalla trasmissione automatica Z.F. che regala anche sensazioni puramente sportive.
 


Di Ghibli, però ce ne sono altre tre con motore a benzina: quella con il3.0 V6 da 330 CV, 263 km/h, la più’ arrabbiata “S” che innalza la potenza a 410 CV e la velocità a 285 km/h e la Q4 che, continua il vento delle innovazioni, che introduce la trazione integrale. Quando serve le ruote anteriori vengono automaticamente chiamate in causa - e con la giusta quantità di coppia necessaria - dall’elettronica aggiungendo un incredibile dose di piacere di guida, sicurezza e motricità specie sui terreni tortuosi o a scarsa aderenza.

Il rapporto qualità/prezzo e il confronto con la più qualificata concorrenza è sicuramente favorevole con un listino che parte da 66.000 euro per salire fino a 84.000. 

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