Toyota Yaris

Nuovo look e non solo, per la Toyota Yaris che si ispira alla Aygo

29 May 2014 motorpad.it
Toyota Yaris

Se c’è un’auto giapponese di forte impronta europea questa è senza dubbio la Toyota Yaris. Nata sulla fine del 1998 con il contributo dei Centri Stile della Costa Azzurra a Nizza e di Zaventem vicino a Bruxelles e prodotta a Velenciennes è entrata d’impeto nel settore di riferimento con la freschezza di una linea che ha subito colpito per modernità di disegno. A questo si sono aggiunte doti di alta qualità complessiva e soluzioni di allestimento che hanno incontrato l’apprezzamento di molti automobilisti. Compresi quelli giapponesi dove il modello è commercializzato con il nome di Vitz.

Arriva ora la Yaris 2014 che, se possibile, incrementa ulteriormente la sua connotazione europea con una robusta dose di “italianità” rappresentata dalla responsabilità dello stile affidata  Elvio D’Aprile e quella di Product Manager ad Alessandro Massimino.

Colpiscono immediatamente le novità estetiche che si allineano al trend stilistico che ha fatto rumore alla sua prima comparsa al Salone di Ginevra con quel frontale della Aygo profondamente segnato da un motivo a “X” che ha colpito per fantasia e audacia e caratterizzato in modo decisivo il modello.

Ebbene questo “segno grafico” è ripreso e reinterpretato sulla nuova Yaris con una soluzione che separa nettamente la parte superiore del frontale piuttosto sottile, da quella inferiore costituita da un’ampia calandra trapezoidale. Sono nuovi anche i gruppi ottici con luci a LED che ritroviamo anche nella parte posteriore con diffusore e paraurti ridisegnato.

All’interno gli interventi riguardano la plancia più orizzontale e più alta dove trova spazio e importanza il sistema multimediale Toyota Touch2 con screen maggiorato a 7”. E’ stata affinata anche l’ergonomia intervenendo, ad esempio, sulla leva del cambio più corta; vengono anche segnalati miglioramenti all’isolamento acustico. Ad un handling più piacevole e sicuro concorrono infine le modifiche alle sospensionie, soprattutto, quelle alpianale.

Sono confermate le motorizzazioni 1.000 cc a tre cilindri e 1.300 cc a benzina con Start&Stop ottimizzate nei rendimenti e nelle emissioni (95 g/km di CO2), 1.400 cc D-4D e a maggior ragione, visto il successo che questa versione va raccogliendo con circa un terzo delle vendite, l’alimentazione ibrida (75 g/km di CO2).

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