Autostrade e tariffe scontate

Deluse le aspettative dei pendolari, ignorate le altre categorie. Un brodino per curare una polmonite.

10 Feb 2014 motorpad.it
Autostrade e tariffe scontate

Rispondendo alle violente e generali polemiche scoppiate per l’automatico aumento dei pedaggi che puntualmente arriva ad ogni inizio anno senza rapporto alcuno con l’inflazione, con gli investimenti a carico delle Società Concessionarie e, più in generale, con lo stato di salute dell’economia del paese, il Governo aveva promesso un forte impegno per ottenere qualche forma di sconto o di abbonamento, almeno per alcune categorie di utenti.

Il relativo provvedimento è ora entrato in vigore e si può ben dire che la montagna ha partorito il classico topolino. Ecco i vantaggi ottenuti, chi e come li può ottenere e per quanto tempo.

In primo luogo il meccanismo di sconto non è scampato ad una procedura applicativa pensata da qualche burocrate perverso che, ad un primo esame, si preoccupato di rendere la vita un po’ più complicata agli utenti abituali, di pagarli il più tardi possibile e di mantenere in vita il poco concesso per il minor tempo possibile.

Si potrà infatti arrivare ad un abbattimento del pedaggio fino al 20% ma in modo progressivo e a patto di essere muniti di Telepass, a carico, ovviamente, dell’utente che dovrà registrarsi. Lo sconto si applicherà solo tra due tratti che non superino i 50 km e la percentuale di sconto sarà proporzionale al numero di viaggi e non alla lunghezza. Va poi precisato che fino a 20 passaggi non si otterrà nessuna riduzione. A partire dal 21mo transito scatterà uno sconto dell’1% su tutti i 21 passaggi che crescerà linearmente di un punto per ogni viaggio successivo fino al 20% se si arriverà a 40 transiti.

Questo regolamento resterà in vigore fino al 31 dicembre 2015. Poi il problema si ripresenterà puntualmente. Per ora può bastare un cerotto su una ferita da intervento chirurgico.

In nessun conto sono state tenute le richieste (sconti, abbonamenti, recuperi di maggiori costi) di altre categorie di utilizzatori abituali della rete autostradale come i “padroncini”, gli spedizionieri e le aziende di trasporto) e le che, inevitabilmente, scaricheranno gli aumenti sui clienti finali.

Poco davvero hanno di cui essere fieri il Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi e il presidente dell’Aiscat (l’associazione delle aziende concessionarie) Fabrizio Palenzona preoccupati, più che altro di non farsi troppo male a vicenda.

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